L’orizzonte
chiuso. Poesie ripudiate, di Aldo Bonomo.
In realtà
non sappiamo se questo insieme di versi, alcuni della misura del sonetto, altri
più lunghi, altri ancora brevissimi come un haiku o, addirittura, secchi e
contratti come un distico, fosse stato ripudiato dal suo autore, o
semplicemente, com’è avvenuto per i testi anch’essi inediti e pubblicati
postumi sotto il titolo Il balcone fiorito, fosse rimasto in attesa di
capire cosa farne. Magari rimetterci le mani, mostrarli a qualcuno per averne
un giudizio. Certo, se l’autore avesse voluto pubblicarli in vita questi versi,
non gli sarebbe stato difficile; ma il fatto che non se ne sia disfatto, ed
anzi, li abbia custoditi con una certa cura, è segno che li sentiva suoi e vi
era affezionato. Anche a quelli nati da occasioni precise o con funzioni di dediche
a persone. Rinvenuti di recente dal figlio Giovanni Bonomo, dopo una accorta
lettura si è deciso che, unendo la memoria affettiva verso il genitore alla
sottile ironia che pervade i testi, il tocco osé al retrogusto amaro di alcune
composizioni e all’abile alchimia degli impasti, ci siamo detti che non
avrebbero sfigurato, tutti assieme, in una nuova pubblicazione. Angelo
Gaccione