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domenica 1 ottobre 2023

POST-IT


Sapiens aut insipiens?  


Recenti ricerche genetiche hanno dimostrato che la maggior incisività che ha avuto il virus SARS-CoV-2 sulle popolazioni bergamasche, può essere ascritta alla presenza di un gene neandertaliano negli individui che hanno accusato le maggiori sofferenze (inclusi gli esiti infausti). Notoriamente i virus, così come altri fattori ambientali avversi, rappresentano uno stimolo al processo evolutivo della specie; in altre parole, la cosiddetta selezione naturale. Volendo dunque interpretare in modo assolutamente asettico, per non dire brutale, quanto è accaduto nella bergamasca, la presenza di “residui” neandertaliani ovvero di caratteristiche evolutive precedenti il “Sapiens”, è stata oggetto di un processo evolutivo della specie tramite il virus del Covid-19. Mi chiedo: quanti tra coloro che affollano il pratone di Pontida lanciando invettive xenofobe e razziste a destra e a manca si rendono conto dell’ironia della sorte?
Romano Rinaldi