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venerdì 27 ottobre 2023

STERMINIO
di Giuditta Grattini



Gaza. Ieri nel pomeriggio, un aereo ha sorvolato anche il posto dove siamo noi, il campo dell’Unrwa a Rafah e hanno lanciato dei volantini, su questi volantini era scritto in lingua araba e chiedeva alla popolazione di fornire informazioni su dove sono localizzati gli ostaggi cioè dove Hamas sta tenendo gli ostaggi, le persone sequestrate nell’azione del 7 di ottobre ovviamente queste informazioni era scritto sul volantino prevedevano una buona ricompensa indicando i numeri di telefono Whatsapp e quant’altro per dare le informazioni, la reazione delle persone presenti nel campo quando hanno visto i volantini, hanno strappato i fogli. Per quanto riguarda la nostra situazione di cooperanti stranieri, siamo sempre in attesa di avere un’indicazione di quando potremmo muoverci per passare il border, però a tutt’oggi non ci sono ancora indicazioni precise si ipotizzava che in questi giorni fosse possibile raggiungere Rafah e quindi passare il border però la cosa sembra complicarsi sempre più. Tra l’altro al border di Rafah si trovano centinaia di persone che sono in attesa di poter uscire per andare in Egitto da parenti e cercare di sopravvivere a questo sterminio perché di questo stiamo parlando e inoltre ci sono parecchie ambulanze che avrebbero la necessità di trasferire molti feriti in Egitto per le cure, perché qui gli ospedali ormai sono al collasso. Ieri nel tardo pomeriggio il Nasser Hospital è stato bombardato ci sono stati sei morti quindi e i crimini di Israele continuano, mi pare anche di capire in un silenzio assoluto della comunità internazionale e io ancora una volta devo constatare che a parte la le informazioni che possono arrivare attraverso Al Jazeera ma tra l’altro nei giorni scorsi un giornalista palestinese è stato assassinato e però qui di giornalisti e di reporter fotografi ancora non si vede nessuno ci dicono che sono alla al border di Rafah in attesa del permesso di ingresso da parte di Israele. Credo che sarebbe cosa giusta che l’Ordine dei giornalisti facesse pressione affinché l’informazione possa arrivare qui affinché reporter e addetti all’informazione possano documentare anche fotograficamente quello che è avvenuto, come sta vivendo la popolazione, e la condizione in cui stanno operando i medici negli ospedali.