STERMINIO
di Giuditta Grattini
Gaza. Ieri nel pomeriggio, un aereo ha
sorvolato anche il posto dove siamo noi, il campo dell’Unrwa a Rafah e hanno
lanciato dei volantini, su questi volantini era scritto in lingua araba e
chiedeva alla popolazione di fornire informazioni su dove sono localizzati gli
ostaggi cioè dove Hamas sta tenendo gli ostaggi, le persone sequestrate nell’azione
del 7 di ottobre ovviamente queste informazioni era scritto sul volantino
prevedevano una buona ricompensa indicando i numeri di telefono Whatsapp e
quant’altro per dare le informazioni, la reazione delle persone presenti nel
campo quando hanno visto i volantini, hanno strappato i fogli. Per quanto
riguarda la nostra situazione di cooperanti stranieri, siamo sempre in attesa
di avere un’indicazione di quando potremmo muoverci per passare il border, però
a tutt’oggi non ci sono ancora indicazioni precise si ipotizzava che in questi
giorni fosse possibile raggiungere Rafah e quindi passare il border però la
cosa sembra complicarsi sempre più. Tra l’altro al border di Rafah si trovano
centinaia di persone che sono in attesa di poter uscire per andare in Egitto da
parenti e cercare di sopravvivere a questo sterminio perché di questo stiamo
parlando e inoltre ci sono parecchie ambulanze che avrebbero la necessità di
trasferire molti feriti in Egitto per le cure, perché qui gli ospedali ormai
sono al collasso. Ieri nel tardo pomeriggio il Nasser Hospital è stato
bombardato ci sono stati sei morti quindi e i crimini di Israele continuano, mi
pare anche di capire in un silenzio assoluto della comunità internazionale e io
ancora una volta devo constatare che a parte la le informazioni che possono
arrivare attraverso Al Jazeera ma tra l’altro nei giorni scorsi un giornalista
palestinese è stato assassinato e però qui di giornalisti e di reporter
fotografi ancora non si vede nessuno ci dicono che sono alla al border di Rafah
in attesa del permesso di ingresso da parte di Israele. Credo che sarebbe cosa
giusta che l’Ordine dei giornalisti facesse pressione affinché l’informazione
possa arrivare qui affinché reporter e addetti all’informazione possano
documentare anche fotograficamente quello che è avvenuto, come sta vivendo la popolazione,
e la condizione in cui stanno operando i medici negli ospedali.