La
regola violata del “ne bis in idem”. Gli
Italiani, molto ottimisticamente, ritengono di essere protetti da una buona
stella. In realtà il preteso “stellone” nella loro storia si è sempre
dimostrato un grande bluff. Fermiamoci ai tempi recenti (quelli
attuali e quelli dell’ultimo secolo) senza risalire alla disgrazia somma della
sua mediorientalizzazione di duemila anni fa.Negli
ultimi due secoli, quando sul Pianeta sono apparsi scenari apocalittici di
guerra, l’Italia s’è sempre trovata ad essere governata da fascisti che, oltre
a credere e a obbedire ciecamente ai loro Capi, hanno sempre sentito come
loro dovere “combattere” il nemico da essi, di volta in volta, prescelto.È avvenuto con Mussolini e sta avvenendo con la
Meloni. E
in entrambi i casi i due “capi del governo” (dizione inventata e adottata
costantemente dal primo dei due) con compagini ministeriali che erano
soltanto espressione di una minoranza in Parlamento (il primo per la magia
della legge Acerbo, il secondo per quella
del Rosatellum), stabilizzatisi nel potere solo per la vigliacca
tendenza alla “sudditanza” degli abitanti dello Stivale, hanno condotto,
nel primo caso, e tentato di portare, nel secondo, il Paese sul terreno
scivoloso della guerra.E dire che nell’un
caso e nell’altro l’Italia era in un periodo di crescita economica lenta e
faticosa! E
ciò: a) con Mussolini per effetto dell’autarchia impostagli dopo “l’ avventura”
colonialista sanzionata dalle grandi Potenze con la mancanza di offerta delle
materie prime, soprattutto energetiche; b) con la Meloni per la sua
cervellotica politica di “voltagabbana” consistente nel tradimento delle sue
promesse pre-elettorali e nell’adesione supina all’atlantismo e all’europeismo
“senza se e senza ma” non capendo che quelli gli strumenti che avevano reso
invalicabile la decrescita economica impostaci dagli alleati con il
Trattato di Pace (per volere delle due Potenze vincitrici della
guerra persa, giova ripeterlo, da Mussolini).Se
questo è lo Stellone italico…
Altro
rilievo da fare è che ogni volta che l’Italia governata da fascisti prende, in
politica internazionale, lucciole per lanterne, la cugina Francia si trova
dall’altra parte e vede giusto!Così, alla
vigilia della seconda guerra mondiale quando la Francia divenne alleata di Gran
Bretagna, Stati Uniti d’America, Unione Sovietica e Cina e l’Italia si schierò
con la Germania di Hitler e il Giappone.Ieri
l’altro, per l’ennesima volta i due Paesi si sono divisi: questa volta all’ONU.Mentre la Francia ha votato a favore della
risoluzione diretta a favorire una tregua a Gaza presentata dalla Giordania e
approvata dall’Assemblea generale con 120 voti a favore e14 voti contrari tra
cui ovviamente Israele e Stati Uniti, l’Italia, per non dare dispiacere a
queste due potenze, secondo le sue mutate visioni post-elettorali e per il
solito pallino dei fascisti di sedere sempre al tavolo dei Grandi della Terra
(che poi individuano, però, nel modo sbagliato) si è iscritta all’esercito
degli astenuti (come la Germania, certamente non in ricordo del
vecchio e infausto Asse), sostenendo che nella risoluzione (volta,
espressamente, a promuovere una tregua e non a fomentare il dissenso e ad
accrescere il contrasto) mancavano sia la condanna dell’azione di Hamas (che,
peraltro, non è uno Stato, non fa quindi parte dell’ONU e non è da esso controllabile)
sia il diritto di Israele a difendersi (pur essendo note le
dichiarazioni del capo del governo israeliano che palesemente non
sembrano volte né al rispetto delle regole del diritto internazionale
né a quelle dei principi umanitari).