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martedì 31 ottobre 2023

SUDDITANZA 
di Luigi Mazzella


 
La regola violata del “ne bis in idem”.
 
Gli Italiani, molto ottimisticamente, ritengono di essere protetti da una buona stella. In realtà il preteso “stellone” nella loro storia si è sempre dimostrato un grande bluff. Fermiamoci ai tempi recenti (quelli attuali e quelli dell’ultimo secolo) senza risalire alla disgrazia somma della sua mediorientalizzazione di duemila anni fa. Negli ultimi due secoli, quando sul Pianeta sono apparsi scenari apocalittici di guerra, l’Italia s’è sempre trovata ad essere governata da fascisti che, oltre a credere e a obbedire ciecamente ai loro Capi, hanno sempre sentito come loro dovere “combattere” il nemico da essi, di volta in volta, prescelto. È avvenuto con Mussolini e sta avvenendo con la Meloni. E in entrambi i casi i due “capi del governo” (dizione inventata e adottata costantemente dal primo dei due) con compagini ministeriali che erano soltanto espressione di una  minoranza in Parlamento (il primo per la magia della legge Acerbo, il secondo per quella del Rosatellum), stabilizzatisi nel potere solo per la vigliacca tendenza alla “sudditanza” degli abitanti dello Stivale, hanno condotto, nel primo caso, e tentato di portare, nel secondo, il Paese sul terreno scivoloso della guerra. E dire che nell’un caso e nell’altro l’Italia era in un periodo di crescita economica lenta e faticosa!
E ciò: a) con Mussolini per effetto dell’autarchia impostagli dopo “l’ avventura” colonialista sanzionata dalle grandi Potenze con la mancanza di offerta delle materie prime, soprattutto energetiche; b) con la Meloni per la sua cervellotica politica di “voltagabbana” consistente nel tradimento delle sue promesse pre-elettorali e nell’adesione supina all’atlantismo e all’europeismo “senza se e senza ma” non capendo che quelli gli strumenti che avevano reso invalicabile la decrescita economica impostaci dagli alleati con il Trattato di Pace (per volere delle due Potenze vincitrici della guerra persa, giova ripeterlo, da Mussolini). Se questo è lo Stellone italico…



Altro rilievo da fare è che ogni volta che l’Italia governata da fascisti prende, in politica internazionale, lucciole per lanterne, la cugina Francia si trova dall’altra parte e vede giusto! Così, alla vigilia della seconda guerra mondiale quando la Francia divenne alleata di Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Unione Sovietica e Cina e l’Italia si schierò con la Germania di Hitler e il Giappone. Ieri l’altro, per l’ennesima volta i due Paesi si sono divisi: questa volta all’ONU. Mentre la Francia ha votato a favore della risoluzione diretta a favorire una tregua a Gaza presentata dalla Giordania e approvata dall’Assemblea generale con 120 voti a favore e14 voti contrari tra cui ovviamente Israele e Stati Uniti, l’Italia, per non dare dispiacere a queste due potenze, secondo le sue mutate visioni post-elettorali e per il solito pallino dei fascisti di sedere sempre al tavolo dei Grandi della Terra (che poi individuano, però, nel modo sbagliato) si è iscritta all’esercito degli astenuti (come la Germania, certamente non in ricordo  del vecchio e infausto Asse), sostenendo che nella risoluzione (volta, espressamente, a promuovere una tregua e non a fomentare il dissenso e ad accrescere il contrasto) mancavano sia la condanna dell’azione di Hamas (che, peraltro,  non è uno Stato, non fa quindi parte dell’ONU e non è da esso controllabile) sia il diritto di Israele a difendersi (pur essendo  note le dichiarazioni del capo del governo israeliano che  palesemente non sembrano volte  né al rispetto delle regole del diritto internazionale né a quelle dei principi umanitari).