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venerdì 20 ottobre 2023

VOGLIONO CHIUDERCI LA BOCCA
Comunicato Stampa



Trieste. Il corteo di sabato 21 ottobre promosso dal Coordinamento No green pass e oltre, con l’adesione di Alister, costretto dal Questore Ostuni a cambiare punto di ritrovo e percorso. Il già annunciato e promosso corteo, in memoria dei fatti del porto del 2021 e per rivendicare libertà, pace e giustizia sociale, si terrà sabato 21 ottobre dalle 15 alle 18, a partire da Foro Ulpiano anziché da piazza della Borsa.
In data 18 ottobre la Questura ha fatto pervenire tramite mail delle prescrizioni al “Coordinamento No green pass e oltre”, imponendo che il corteo, partendo dal Foro Ulpiano, sfili lungo via Fabio Severo, via Ghega ed arrivo in Largo Città di Santos, minacciando conseguenze penali in caso di violazione. La prescrizione è motivata dal fatto che il percorso comunicato “(...) si snoda lungo l’intero centro cittadino che il sabato pomeriggio è interessato da un notevole flusso di persone con il conseguente incremento del traffico veicolare, che verrebbe ostacolato dal corteo come preavvisato”. Appare evidente che tali prescrizioni sono da una parte fortemente lesive del diritto di manifestazione pubblica, in quanto il corteo dovrà essere tenuto in una zona marginale del centro cittadino e con percorso notevolmente ridotto; inoltre l’imposizione di cambio del punto di ritrovo e di partenza comporterà molti disagi per le persone che seguiranno le precedenti indicazioni, già ampiamente diffuse attraverso un capillare volantinaggio, oltre che attraverso i social e i media. Saremo perciò costretti a presidiare Piazza della Borsa per recarci in Foro Ulpiano con tutti i partecipanti alla manifestazione. Davvero non si può non sottolineare il chiaro intento costrittivo e intimidatorio di tale provvedimento, con ridicole giustificazioni che palesano il disprezzo totale che la Questura ha per la libertà di manifestazione dei triestini e delle triestine. La verità è che si vuole negare spazi di agibilità al pensiero non omologato e non piegato alla narrazione dominante: rivendicare pace, libertà e giustizia sociale in un momento nel quale la situazione interna e internazionale sta precipitando fa
paura al regime. Non ci stupiamo: è lo stesso regime che ci attaccò due anni fa al porto di Trieste perché rivendicavamo la fine dei ricatti “sanitari” per poter lavorare e vivere. È infine da auspicare che sempre più persone si accorgano del clima politico oramai irrispettoso dei basilari diritti civili e democratici: quanto successo anche in questo caso dimostra che la mobilitazione dell’ottobre 2021 ha un valore fortissimo per il presente. Non molliamo, continuiamo a resistere, scendiamo comunque nelle strade a far sentire l'indignazione verso il regime e il nostro amore per la libertà.

No guerra, no repressione, no carovita! Sì pace, libertà e giustizia sociale! Abbiamo bisogno della forza di tutti e tutte per far retrocedere il regime!
 
Coordinamento No Green Pass e oltre    
nogreenpasstrieste@riseup.net
Trieste, 19.10.2023