Ordine del giorno
approvato dal Comitato Provinciale di Milano in data 18 ottobre 2023. Il
Comitato provinciale dell’Anpi di Milano esprime orrore per la tragedia che sta
travolgendo israeliani e palestinesi. Al mostruoso eccidio da parte di Hamas e
alla pratica barbara del sequestro degli ostaggi civili, sta facendo seguito
una spaventosa reazione israeliana di violenza inaudita, con migliaia di
vittime palestinesi. Va fermato in tutti i modi il conflitto in corso per
evitare il rischio dell’incendio in tutto il Medio Oriente. Chiediamo
l’immediato cessate il fuoco da parte di Israele e di Hamas e la restituzione
degli ostaggi alle famiglie israeliane. L’unica soluzione duratura di un
conflitto che dura da più di settant’anni è la fine dell’occupazione, che ha
basi concrete nelle risoluzioni delle Nazioni Unite, e cioè la realizzazione di
“due Stati per i due Popoli”, presente negli Accordi di Oslo (1993) come punto
di arrivo da raggiungere entro un tempo rigorosamente determinato. Spetta al
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite farsi promotore di una conferenza
internazionale di pace che avvii il percorso dei due Stati per due popoli, che
sancisca di conseguenza il riconoscimento dello Stato di Palestina, fissando i
confini tra i due Stati e trovando tutte le formule di compensazione tra le due
comunità. La tragedia in corso si aggiunge al conflitto in Ucraina determinato
dall’invasione russa, che ha causato centinaia di migliaia di vittime.
Confermando la piena condanna dell’invasione e sottolineando la legittimità
della resistenza ucraina, ribadiamo che l’invio di armi da parte dell’occidente
all’Ucraina non ha in alcun modo avvicinato la fine del conflitto, provocando
invece una continua escalation militare, mentre la combinazione fra armi,
sanzioni e controsanzioni ha contribuito in modo determinante alla crescita
dell’inflazione e al rapido declino dell’economia dell’Unione Europea. Per di
più mai dal giorno dell’invasione l’Unione Europea ha avanzato una proposta di
negoziato che in qualche modo aprisse uno spiraglio di pace. Apprezziamo invece
ogni tentativo di porre le basi di una trattativa, in particolare lo sforzo da
tempo in corso da parte della diplomazia vaticana e in particolare del
Cardinale Zuppi. Confermiamo la critica per l’esposizione della mostra “Uno
sguardo negli occhi dei difensori di Mariupol”, perché la mostra esalta in
effigie dirigenti del battaglione Azov, le cui radici sono notoriamente
filonaziste, laddove invece dell’attività militare, andavano messe in luce le
sofferenze della popolazione civile. Sosteniamo la crescita territoriale di un
ampio e popolare movimento per la pace, che dia continuità con manifestazioni,
iniziative, dibattiti, alla grande mobilitazione nazionale del 7 ottobre.