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mercoledì 8 novembre 2023

INEDITI
di Antonio Spagnuolo

Antonio Spagnuolo

“Autunno”
 
Forse l’antico consumare amplessi,
vertigine di foglie ormai ingiallite,
è breve sera di tramonti, un tocco
della memoria che indossa ultime luci.
L’aria ha profumi già rincorsi al tempo
dei ritagli, da salvare per le attese
che il tuo calzare incideva nella sabbia,
colorando le polveri al messaggio
di melodie improvvise.
Ormai si brucia il gesto quotidiano
in un settembre per la solitudine
che avvinghia il mio torpore.
 
*              
 
“Fili”
 
Ho appreso il canto argentato della sera
con la semplice follia delle mie nostalgie
ricamate con fili d’argento
alle pareti.
Ora che il vento divenuto freddo
ripetono un sussurro fianco a fianco
nel torpore della malinconia,
tra le porte che si affacciano sul nulla
e gli armadi ormai vuoti.
Fra la nuda verità che si attorciglia
su se stessa         
e il profilo che esclude confini           
riprender fiato è come spaccare il cuore!