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mercoledì 15 novembre 2023

POETI
di Claudio Zanini
 

Battute di caccia
La classe dirigente dell’Impero
 
Indossa l’altera classe dirigente
in fredda brughiera mattutina
l’elegante indumento venatorio
vellutato con bordi di pelliccia.
In brughiera alla caccia
in brughiera fredda mattatoio.
 
Rosso sangue la boscaglia
rosso sangue zolla intrisa.
Purpurei i bei giacchini
sangue metaforico e sontuoso;
dissimulato quello vero, rosso
tra i fogliami umidi del fosso.
 
In brughiera fredda mattatoio
dar la morte per diletto
è svago salutare prediletto,
l’odor di morte eccita oltremodo,
così si tiene in fremente all’erta
l’imperiosa classe dirigente.
 
Addestra l’occhio
a esser vigile, la caccia;
al fulminio gesto della mano,
smanioso il dito sul grilletto
l’orecchio al suono della diana:
abitua all’altrui morte,
ammaestra all’omicidio
dell’inerme preda in fuga.
 
La morte inebria i cavalieri
in esultante frotta strepitosa,
nell’echeggiar di corni e trombe
preme la canea ringhiante
infoiata di prossima ecatombe.
All’attitudine a dar la morte
s’addestra la classe dirigente
a esser cinica e impietosa
l’amorale classe dirigente.
 
L’indifesa preda tra le frasche
la morte incalza inesorabile
in brughiera fredda mattatoio.
L’assedio di una vita che soccombe
provoca frenesia appagante;
il gioco d’uccidere per gioco
è attitudine che tempra
la classe dirigente d’ogni impero.