RICORDANDO
PIAZZA FONTANA E PINELLI di Ottavio Rossani
Ottavio Rossani
Pubblichiamo la recensione
al libro su Piazza Fontana e Pinelli di Ottavio Rossani apparsa sul Blog del
“Corriere della Sera” venerdì 24 novembre 2023. https://poesia.corriere.it/author/ottavio-rossani/
Un piccolo
libro recupera la memoria sulla strage di Piazza Fontana (17 morti e 88
feriti), attraverso le poesie dedicate alla morte di Giuseppe Pinelli,
l’anarchico diventato il capro espiatorio nell’immediata indagine sulla strage
di Piazza Fontana da parte della Questura di Milano, che annaspava e che si
indirizzò subito in modo pregiudiziale verso gli anarchici, in cui fu anche
coinvolto a lungo Petro Valpreda. I due erano accusati di aver messo la bomba
nella Banca dell’Agricoltura in Piazza Fontana, il 12 dicembre 1969. Solo dopo
molti anni è stato accertato che la strage fu provocata da cellule fasciste,
che diedero inizio a una “strategia della tensione” che ha funestato l’Italia
per molti anni, anche con tentativi di colpi di Stato. La
singolarità di questo libro dal titolo “Piazza
Fontana. La strage e Pinelli. La poesia non dimentica” è che finora
nessuno si era preoccupato di mettere in evidenza le poesie e i poeti che nel
tempo hanno dedicato la propria creatività a fissare la memoria di quegli eventi
tragici e di quelle vittime, e in particolare l’uccisione di Pinelli caduto
(gettato?) da quella finestra nel cortile della Questura.
Pier Paolo Pasolini
Una morte rimasta
orfana dell’assassino, ma accertata processualmente come racconta il magistrato
Guido Salvini nella prefazione all’antologia poetica.Partendo
dal fatto cheforse “non
avremo mai certezze su quel che è avvenuto quella notte e in quelle 77 ore”
(dal fermo di Pinelli fino alla sua caduta dalla finestra in cui era stato
interrogato in Questura). “Con Giuseppe Pinelli la Giustizia è stata veramente
bendata – ha scritto Salvini – ha usato il braccio con la spada, ma lo ha reso
nello stesso tempo un martire della nostra città, non dimenticabile e non
dimenticato”.
Roberto Sanesi
Il libro,
pubblicato dalle edizioni Interlinea, consta da 166 pagine (14 euro), e
contiene oltre alla prefazione di Guido Salvini, e la presentazione del
curatore Angelo Gaccione, anche gli interventi della figlia di Pinelli, Silvia,
che sottolinea “questa raccolta di poesie traduce e il senso di una memoria che
attraversa le generazioni, travalica lemontagne di menzogne, si apre a
quell’orizzonte in cui Pino credeva”; di Roberto Cenati, presidente Anpi
provinciale di Milano, che ricostruisce l’attentato e le sue conseguenze; di
Federico Sinicato, presidente del Comitato dei familiari delle vittime di
piazza Fontana. Infine, ma sostanza dell’opera, le poesie, alcune pubblicate,
altre inedite, di più di 80 autori.
Giovanni Raboni
Accanto a
quelle di scrittori e poeti o personaggi famosi come Pier Paolo Pasolini, Giovanni Raboni, Pietro Valpreda,
Roberto Sanesi, Umberto Fiori, Giancarlo Consonni, Guido Oldani, ci
sono quelle di molti altri meno noti,
con toni elegiaci o con forte indignazione, molto efficaci nell’enucleare dalla
cronaca e dalla storia il senso di profonda destabilizzazione che da quegli
anni Settanta fino ad oggi la bomba di piazza Fontana ha provocato nel Paese e
nelle coscienze dei cittadini italiani. L’antologia apre con la poesia Carl
Hamblin, dall’Antologia di SpoonRiver di
Edgar Lee Master, che è stata anche incisa sulla tomba di Pinelli (che amava
quel libro, ed era un forte lettore di poesie). Sulla
copertina dell’antologia risalta la bella ma semplice tavola disegnata da Dario
Fo, che con un semplice tratto di carbonite ha simboleggiato il “volo” di
Pinelli dalla finestra della Questura.