DIRITTI UMANI, CIOÈ POTER VIVERE di
Giuseppe Natale
Nel
75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 Dicembre
1948), mi torna alla mente il lapidario art. 1: “Tutti gli esseri umani
nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di
coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Nella
realtà quotidiana in tante parti del mondo, guerre e orrendi massacri dilagano.
Diritti violati e calpestati, dignità umiliata e offesa ovunque. Con
particolare accanimento, e proprio da 75 anni, in Palestina! Da
più di due mesi il governo di estrema destra e parafascista di Israele, guidato
da Netanyahu risponde al terribile atto terroristico di Hamas contro civili
israeliani (7 ottobre) con bombardamenti su Gaza e le altre città della
"Striscia", sugli ospedali e le scuole; deporta e ammassa i
palestinesi in "campi di concentramento" dove ormai si rischia di
morire per fame; incoraggia e arma i coloni che continuano con violenza inaudita
ad usurpare terre palestinesi in Cisgiordania: abbatte la sede del Parlamento
palestinese. È un massacro generalizzato
che somiglia a un vero e proprio genocidio. Oltre 18.000 i morti, di cui ca.
4.000 bambini. Macerie dappertutto e scheletri di edifici in un cimitero
orrendo di persone e cose. Nonostante gli appelli reiterati di Papa Francesco e
del Segretario dell'ONU e di tanta parte della cittadinanza e dell'opinione
pubblica della maggioranza dei paesi del mondo, Israele non solo non si ferma
ma intensifica lo sterminio. Gli USA pongono il veto a risoluzioni dell'ONU di
cessate il fuoco e continuano ad armare Israele. L'Europa è connivente e il
Governo italiano tace e acconsente e sostiene i governanti criminali dello
Stato di Israele. Tra
le tantissime voci che si alzano a chiedere l’immediato cessate il fuoco, segnalo
la forte denuncia e l'appello accorato del Presidente Nazionale dell'A.N.P.I.,
Gianfranco Pagliarulo, alla Marcia Perugia-Assisi del 10 dicembre: "L'inferno
si chiama Gaza, si chiama Palestina. La vergogna continua col veto degli USA
sul cessate il fuoco. E dall'Europa? nessuna voce. Solo balbettii. Israele oggi
è in mano a un governo di corrotti come Netanyahu, di fanatici come Bezalei
Smotrich che disse 'sono un fascista omofobo'. Come quelli che in Italia nel
1938 promulgarono le leggi razziali contro gli ebrei. Ci vorrà una Conferenza
internazionale. Bisognerà operare perché i palestinesi abbiano uno Stato vero, una
terra in cui vivere in pace, e libertà. Bisognerà che Israele si ritiri
finalmente dai territori occupati come condizione perché la stessa Israele
possa finalmente vivere in pace e sicurezza, Due Stati per due popoli. Stessa
dignità, stessi diritti, stessa sicurezza. Perché in futuro ci si possa incontrare
e dire gli uni agli altri: Fratelli Sorelle! Ma oggi qui ad Assisi e domani in
tutte le città dobbiamo continuare a fare rumore, uniti da un solo grido:
per Gaza, per ogni guerra cessate il fuoco adesso!"
Questa
sera nell’incontro pubblico, alle 18.30, nella sede di Piazza Costantino di
ANPI Crescenzago ascolteremo le testimonianze di Laura Canali, educatrice di
una Ong di ritorno da Gaza, e di Arturo Pinotti della storica organizzazione Salaam
Ragazzo dell’Olivo, che adotta a distanza bambine/i palestinesi. Un
centinaio di persone affidatarie di 103 bambine/i palestinesi ha lanciato un
forte appello, che sottoscriviamo, in cui si esprimono dolore e angoscia per le
sorti dei bambini e delle loro famiglie. E si chiede “un cessate il fuoco
immediato per fermare la strage in corso, portare gli aiuti necessari alla
popolazione palestinese sottoposta a sofferenze indicibili, avviare quel
processo di pace che permetta di restituire alle persone colpite condizioni di
vita dignitosa”. Urliamo
basta! Facciamo sentire con maggiore forza la nostra voce di cittadine e
cittadini che vogliono vivere in pace dimostrando appunto di"essere
dotati di ragione e di coscienza" e di voler "agire gli uni
verso gli altri in spirito di fratellanza".