Spesa pubblica. L’americanizzazione dell’Europa non è
avvenuta solo con l’occupazione militare, il Piano Marshall, l’ideologia
consumistica, Hollywood e il rock androll, ma anche con le
società di revisione e certificazione dei bilanci. Chi non ricorda l’entusiasmo
dei tanti filo-americani che all’inizio degli anni ’70 salutarono l’arrivo
delle grandi società di revisione, in seguito alla legge che ne istituiva
l’albo, come una svolta di civiltà? Ebbene, senza entrare nel merito della
svolta, ora si apprende che nel paese faro della civiltà i bilanci delle
istituzioni statali non sono stati soggetti a revisione e certificazione fino
agli anni ’90, e che il Pentagono solo dal 2018 prova a farsi certificare il bilancio,
ma finora senza successo. Il Pentagono è insomma un buco nero, un magna
magna dove sguazzano le lobby. Questo è l’esito del
militarismo, ovvero dell’ideologia, o per meglio dire, della scemenza, dalla
quale sono stati contagiati anche gli europei, che antepone la “security”,
il riarmo, la preparazione della guerra, alla politica, al perseguimento
dell’ordine internazionale. Opportuna è quindi la domanda di Lindsey
Koshgarian: che razza di democrazia è quella in cui il parlamento non si
preoccupa di controllare dove finisca la spesa pubblica?