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mercoledì 6 dicembre 2023

TEMPO E PAROLA
di Mariacristina Pianta

 

Il libro di Silvia Comoglio (Il tempo ammutinato, Book Editore, pagine 70 euro18) rivela solide basi filosofiche che si trasformano in immagini di autentica poesia. Il titolo sembra polisemico: il tempo si ammutina nei nostri riguardi per i progetti che formuliamo senza poterli, sovente, realizzare, oppure siamo noi che ci ribelliamo di fronte a un tempo impietoso e imprevedibile. Il sottotitolo Partiture indica una costante dimensione musicale (sono presenti graficamente le note) creata dal ritmo, dalla disposizione dei singoli vocaboli, da certe anafore e dall’uso dell’enjambement. Dal rischio di afasia la Comoglio si libera e riafferma l’esigenza di esprimersi e di ritrovare l’essenza della parola, sovente, abusata, storpiata. La società odierna non attribuisce più importanza a quel valore che Leopardi riconosceva nella parola, capace di suscitare emozioni perché associata a elementi accessori, a differenza del termine che delinea e definisce gli oggetti. Silvia scrive: “Tutto, tutto è parola”, “ma, fiorisce dunque la parola / in specchiata ombra immedicata?”.  
Nulla è superfluo perché si mira alla sintesi in una continua ricerca del legame inscindibile tra pensiero e parola.