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mercoledì 13 dicembre 2023

TESTIMONIANZE PER L’ORAZIONE CIVILE
al Circolo De Amicis 12 dicembre 2023



La testimonianza dell’economista d’impresa Marco Vitale
 
Il 12 dicembre 1969 ero a Milano a pochi passi da Piazza Fontana. Ero in una riunione di lavoro con l’Ing. Amedeo Ancarani, allora presidente dell’impresa Catene-Regina, cliente ed amico. Eravamo uniti da tante cose, oltre al lavoro, e in particolare ci univa un grande legame con De Gasperi e la sua eredità spirituale e politica, insieme ad un sentimento di profonda e vissuta adesione ai valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana. L’ufficio dove ci trovavamo con alcuni collaboratori aveva finestroni ben chiusi ma, mentre lavoravamo, sentimmo un forte boato. La nostra reazione immediata fu: è una bomba. E poco dopo aggiungemmo: è una bomba fascista. Ci precipitammo in strada nel tentativo di disperdere nella confusione il nostro dolore. Per la bomba di Brescia e il suo legame ideale con quella di Milano ti allego alcune pagine dal mio libretto: la mia rocciosa Brescia. È, per me, una grande sofferenza ricordare quei momenti vivendo vilmente oggi in un Paese che, dopo essere passato attraverso tante prove e nutrito tante speranze, esibisce come presidente del Senato e seconda carica dello Stato un conclamato, convinto e autentico fascista: è la vivente certificazione della sconfitta della Resistenza, dell’abrogazione della Costituzione, della cancellazione della sofferenza e dell’unione cittadina profonda che vivemmo al tempo, ormai lontanissimo della bomba di Piazza Fontana e della bomba di Piazza della Loggia.
Cari saluti
Marco Vitale
[Milano, 3 novembre 2023]