TESTIMONIANZE PER L’ORAZIONE CIVILE al Circolo
De Amicis 12 dicembre 2023
La testimonianza
dell’economista d’impresa Marco Vitale Il 12
dicembre 1969 ero a Milano a pochi passi da Piazza Fontana. Ero in una riunione
di lavoro con l’Ing. Amedeo Ancarani, allora presidente dell’impresa
Catene-Regina, cliente ed amico. Eravamo uniti da tante cose, oltre al lavoro,
e in particolare ci univa un grande legame con De Gasperi e la sua eredità
spirituale e politica, insieme ad un sentimento di profonda e vissuta adesione
ai valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana. L’ufficio dove ci
trovavamo con alcuni collaboratori aveva finestroni ben chiusi ma, mentre
lavoravamo, sentimmo un forte boato. La nostra reazione immediata fu: è una
bomba. E poco dopo aggiungemmo: è una bomba fascista. Ci precipitammo in strada
nel tentativo di disperdere nella confusione il nostro dolore. Per la bomba di
Brescia e il suo legame ideale con quella di Milano ti allego alcune pagine dal
mio libretto: la mia rocciosa Brescia. È, per me, una grande sofferenza
ricordare quei momenti vivendo vilmente oggi in un Paese che, dopo essere
passato attraverso tante prove e nutrito tante speranze, esibisce come
presidente del Senato e seconda carica dello Stato un conclamato, convinto e
autentico fascista: è la vivente certificazione della sconfitta della
Resistenza, dell’abrogazione della Costituzione, della cancellazione della
sofferenza e dell’unione cittadina profonda che vivemmo al tempo, ormai
lontanissimo della bomba di Piazza Fontana e della bomba di Piazza della
Loggia. Cari saluti Marco
Vitale [Milano, 3
novembre 2023]