VIVA L’ITALIA ANTIFASCISTA!
Mi associo volentieri a questa
breve lettera che lo storico obiettore di coscienza Giuseppe Bruzzone ha voluto
inviare a “Odissea” per esprimere solidarietà allo spettatore che ieri (7
dicembre) ha gridato in favore dell’Italia antifascista dentro il Teatro alla
Scala durante l’esecuzione del Don Carlo di Verdi, e “identificato”
dalla Digos. Bruzzone è ora un militante pacifista e antifascista ottantenne;
da giovane si è fatto 27 mesi di galera militare perché disprezza guerre, mercanti di morte e guerrafondai, e ha rifiutato di imparare questo mestiere. Ha
detto no a tutti gli eserciti e a tutte le armi, come dovrebbe fare ogni
cittadino amante della propria patria e ogni uomo degno di questo nome. Voglio
ricordare alla Digos, e a chi ha dato agli agenti il permesso di “identificare”
l’autore Carlo Vizzardelli, che in quel Teatro i milanesi non solo gridavano
contro gli oppressori e occupanti austriaci, ma lanciavano anche volantini in
favore della libertà. E Verdi stava con quelle voci e con quegli scritti; e
Milano è città medaglia d’oro della Resistenza.
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Giuseppe Verdi |
Pur essendo un grande
appassionato di musica non frequento la prima della Scala; le ragioni le ho
espresse più volte in vari articoli e anche in un racconto dal titolo “Sandra”,
compreso nel volume Sonata in due movimenti (Di Felice Edizioni 2022). Oggi
non sono più giovane nemmeno io, ma sono rimasto come Bruzzone disarmista e
antifascista, e siccome non ho potuto gridare assieme a Carlo Vizzardelli
dentro il Teatro, lo faccio ora da queste pagine, e sono disposto a venirvelo a
gridare in Piazza del Duomo e anche sul muso. Mi potete identificare quante
volte vorrete, ma non ci farete una bella figura. È vero, l’antifascismo è
stato svilito dai traditori, dai voltagabbana e dagli opportunisti di cui
questa nazione è piena. Moltissimi di loro siedono immeritatamente persino in
posti di comando e di prestigio: è gente priva di vergogna e di dignità. Sono
gli stessi che hanno permesso ai macellai di Piazza Fontana di farla franca,
senza sentire il peso di tutti quei morti sulla coscienza. Pensateci, prima di
procedere a “identificare” chi tiene desta la memoria, chi rende onore a chi ci
ha riscattati. [A. G.]
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PRIMA DE “LA SCALA” 7 DICEMBRE 2023
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Carlo Vizzardelli |
Non è un tenore, ma ha gridato bene...
Vorrei esprimere la mia vicinanza
al loggionista del Teatro alla Scala che ha fatto seguire al grido di Viva l’Italia
il grido, un altro, dedicato all’Italia antifascista. Per questo è stato
identificato dalla Digos, Ma sembrerebbe che la nostra Costituzione si dichiari
proprio in questo modo e, evidentemente, non dovrebbe essere un reato.
Giuseppe Bruzzone
Milano 8 dicembre 2023