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venerdì 8 dicembre 2023

VIVA L’ITALIA ANTIFASCISTA!



Mi associo volentieri a questa breve lettera che lo storico obiettore di coscienza Giuseppe Bruzzone ha voluto inviare a “Odissea” per esprimere solidarietà allo spettatore che ieri (7 dicembre) ha gridato in favore dell’Italia antifascista dentro il Teatro alla Scala durante l’esecuzione del Don Carlo di Verdi, e “identificato” dalla Digos. Bruzzone è ora un militante pacifista e antifascista ottantenne; da giovane si è fatto 27 mesi di galera militare perché disprezza guerre, mercanti di morte e guerrafondai, e ha rifiutato di imparare questo mestiere. Ha detto no a tutti gli eserciti e a tutte le armi, come dovrebbe fare ogni cittadino amante della propria patria e ogni uomo degno di questo nome. Voglio ricordare alla Digos, e a chi ha dato agli agenti il permesso di “identificare” l’autore Carlo Vizzardelli, che in quel Teatro i milanesi non solo gridavano contro gli oppressori e occupanti austriaci, ma lanciavano anche volantini in favore della libertà. E Verdi stava con quelle voci e con quegli scritti; e Milano è città medaglia d’oro della Resistenza. 


Giuseppe Verdi


Pur essendo un grande appassionato di musica non frequento la prima della Scala; le ragioni le ho espresse più volte in vari articoli e anche in un racconto dal titolo “Sandra”, compreso nel volume Sonata in due movimenti (Di Felice Edizioni 2022). Oggi non sono più giovane nemmeno io, ma sono rimasto come Bruzzone disarmista e antifascista, e siccome non ho potuto gridare assieme a Carlo Vizzardelli dentro il Teatro, lo faccio ora da queste pagine, e sono disposto a venirvelo a gridare in Piazza del Duomo e anche sul muso. Mi potete identificare quante volte vorrete, ma non ci farete una bella figura. È vero, l’antifascismo è stato svilito dai traditori, dai voltagabbana e dagli opportunisti di cui questa nazione è piena. Moltissimi di loro siedono immeritatamente persino in posti di comando e di prestigio: è gente priva di vergogna e di dignità. Sono gli stessi che hanno permesso ai macellai di Piazza Fontana di farla franca, senza sentire il peso di tutti quei morti sulla coscienza. Pensateci, prima di procedere a “identificare” chi tiene desta la memoria, chi rende onore a chi ci ha riscattati. [A. G.]


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PRIMA DE “LA SCALA” 7 DICEMBRE 2023


Carlo Vizzardelli


Non è un tenore, ma ha gridato bene...

Vorrei esprimere la mia vicinanza al loggionista del Teatro alla Scala che ha fatto seguire al grido di Viva l’Italia il grido, un altro, dedicato all’Italia antifascista. Per questo è stato identificato dalla Digos, Ma sembrerebbe che la nostra Costituzione si dichiari proprio in questo modo e, evidentemente, non dovrebbe essere un reato.
Giuseppe Bruzzone       
Milano 8 dicembre 2023