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lunedì 22 gennaio 2024

IL SALUTO ROMANO
di Vittorio Melandri


Opera di Max Hamlet Sauvage

Che non è romano ma fascista 
 
Suggerito dalla sentenza della Cassazione che avrebbe sciolto il dilemma, il saluto romano è reato o no? Le sottili argomentazioni, le dotte dispute, le sentenze annunciate e le motivazioni attese, mi portano a formulare da cittadino semplice (o sempliciotto) una domanda: può la legge parlare solo a giudici e giuristi? Fra le centinaia di persone sull’attenti ad Acca Larentia, fra le migliaia e migliaia di nostalgici per distorta cultura, fra i milioni di cittadini indifferenti, in quanti sono in attesa delle motivazioni della Corte Suprema? Il Fascismo del 1919, quello del 1938 e del 1943, è stato sconfitto il 25 aprile 1945, ma i semi che ha piantato per un ventennio non sono mai stati eradicati, e germogliano ancora. Ho vissuto sin qui tutta la mia vita, pure quella prenatale (sono nato il 4 settembre 1948) protetto dalla Costituzione, ne ho ancora per poco, potrei dirmi fortunato e contento, ugualmente mi angoscia il fascismo che a 75 anni di distanza ancora scorre nelle vene della nostra comunità nazionale. E mi angosciano le dispute su quanto sia post o neo, e non ci si voglia accorgere che un fascista è Presidente del Senato, e che la sinistra nella quale ancora in modo ostinato e perduto mi riconosco, non abbia il coraggio di dirsi colpevole per mancato impegno antifascista vero, e per questo sconfitta. Forse fra qualche secolo lo si riconoscerà nei libri di storia, al momento basta guardare in faccia un Foti o un La Russa, per convincersi che la voglia di rivalsa stanno per soddisfarla appieno.