Ha
aleggiato sui campi di batta glia della Prima e della Seconda Guerra Mondiale e
fin dai tempi dei Romani e dei Greci. Anche oggi miete una quantità di uomini
che si può dire muoiono per nulla, per delle cause che con il buon senso
giudichiamo banali. La morte tocca ciascuno di noi. Arrivati ad una certa età,
pieni di acciacchi, si contano gli anni. Si ha paura della fine della nostra
esistenza, come fine del nostro cammino in questo mondo. Ma
un santo che a noi è molto caro, San Francesco, ha scritto: “Laudato si’, mi
Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente può
skappare” eccetera. E allora se non possiamo sottrarci al nostro destino
finale, almeno che abbiamo lottato nella nostra vita per valori nobili e
appropriati. Tiziano
Rovelli