Nona
puntata * Quando
fu presentato a Mascagni il Maestro (Colonnello) Tiby, Mascagni disse: “Oh
Dio! Ho proprio paura che presto mi sarà offerto il comando di un corpo
d’Armata”. * Stessa
presentazione, Tiby dice a Mascagni, porgendogli la mano: “Maestro Tiby” Mascagni
risponde: “Generale Mascagni”. * Mascagni
chiama Tiby: la tubercolosi del teatro lirico. * Il
padre, gran fascista, insegna al figlio le preghiere. Dice:
“Tu devi dire: Signore Iddio ti ringrazio per quanto hai fatto per me
conservando in salute il nostro Duce”. Il
bambino obbedisce, poi chiede: “Ma papà, il Duce è eterno?” “No
figliolo, purtroppo dovrà morire anche lui” “Quando
lui sarà morto, come dovrò pregare?” “Allora
dirai: Signore Iddio, ti ringrazio per quanto hai fatto per me”. * Pio
XI e Mussolini si incontrano e si presentano. Dice
il primo: “Pio un-decimo” Risponde
l’altro “Pijo tutto”. * Rebus: il francobollo lungo con
Hitler e Mussolini (Reo
con-fesso). * Davanti
ad un negozio c’è una fila lunghissima. Una guardia tiene a stento l’ordine.
Piove. Tutti sono annoiati, stanchi, scontenti. Una donna dice: “Pensare che
mentre io sto qua a godermi l’acqua quel mascalzone sta a casa, con tutte le
comodità. Che lo possino… etc. a lui etc. etc.”. La
guardia a un certo punto crede bene di intervenire, intimando alla donna di
tacere. “Embè”
risponde lei “Non posso manco più dir male di mio marito?” La
guardia tace. La donna entra nel negozio, fa la sua spesa, riesce. La
guardia si mette sull’attenti e la saluta così: “Arrivederci, donna Rachele”. * P.N.F:
Per Necessità Famigliare P.R.F:
Per Far Ridere P.F.R:
Pochi Farabutti Rimasti * All’apparire
sul mercato dei primi immangiabili sfilatini, una mattina se ne trovò uno
attaccato alla mano di Cesare Augusto sulla via dell’Impero. E sul petto della
statua era scritto questo epigramma: “A bon Augù, e mangnatelo tu che ci hai
lo stomaco de fero lo sfilatino dell’Impero!” * Due
moschettieri del Duce, correndo in auto investono e uccidono un maiale. Non
volendo danneggiare il contadino vanno alla sua casa, bussano. Il contadino
esce fuori. Essi
dicono: “Siamo moschettieri del Duce. Abbiamo ucciso quel porco”. Il
contadino getta un grido di gioia e li abbraccia cordialmente, offrendo loro la
sua gratitudine eterna e la sua casa.