Caro Direttore, se la situazione sta precipitando,
non è il caso di fare precipitare anche l’informazione; perché se i commenti
sono plurali, i fatti non dovrebbero essere traditi. Per onestà, ti invito
pertanto a rettificare il tuo articolo, indicando quanto segue: ovvero che le
risoluzioni contrarie alla guerra, peraltro bocciate, sono state
due. Quella del Movimento 5 Stelle impegnava il governo a «interrompere
immediatamente la fornitura di materiali d’armamento alle autorità governative
ucraine, ferme restando le misure destinate agli aiuti umanitari». Quella di
Sinistra Italia ed Europa Verde era di fatto identica, chiedendo al governo di
«interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle
autorità governative dell’Ucraina, concentrando le risorse sull’assistenza
umanitaria e sulla ricostruzione». Lo dico non perché faccio
propaganda elettorale per i 5 Stelle, ma perché si sappia anche quali sono le
forze di opposizione alla guerra che hanno maggiore probabilità di passare lo
sbarramento del 4%, e forse bisogna avere il fair play di indicare anche questo
fattore di rischio, che, secondo l’ultimo sondaggio di Euro Media
Research, esiste per Alleanza Verdi Sinistra ed è altissimo per la lista
Pace Terra Dignità. Dopodiché ognuno sarà libero di
trarre le proprie conseguenze. Non penso di doverti ricordare io
che “nessuna grande cultura può trovarsi in un rapporto obliquo con la verità”,
anche quando questa rende più scomoda la nostra militanza. Con rinnovata stima, Gabriella
Galzio
Diamo
atto del ravvedimento del Movimento 5Stelle riportando questo comunicato Ansa
del 29 febbraio scorso. Saremo tutti felici se contro la guerra esso manterrà
una posizione ferma e senza ambiguità sia al Parlamento Europeo che in quello
italiano. Di guerrafondai in giro ce ne sono già troppi e hanno fatto troppi
danni. STRASBURGO,
29 febbraio 2024- "Il Movimento
5 Stelle non sosterrà la risoluzione dopo due anni di guerra di aggressione
della Russia all'Ucraina in voto oggi al Parlamento europeo. Nel testo manca un
invito all'apertura dei negoziati di pace e, per mettere fine al conflitto,
l'unica opzione offerta resta quella bellicista". Lo dice in una nota la
delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"Per noi questo è inaccettabile tanto più che i paragrafi 7, 10 e 11 della
risoluzione rappresentano un invito alla corsa al riarmo e all'escalation della
guerra: si auspica una fornitura continua, sostenuta e in costante aumento di
tutti i tipi di armi convenzionali all'Ucraina. Si invitano gli Stati membri
più recalcitranti a fornire sofisticati sistemi di difesa aerea, missili a
lungo raggio, come i Taurus, Storm Shadow/Scalp e moderni aerei da
combattimento. Infine, si sposa la proposta del Ppe di destinare all'acquisto
di armi per l'Ucraina almeno lo 0,25 % del Pil annuo, una spesa che nel caso
dell'Italia porterebbe a nuovi tagli a sanità e istruzione", si legge
nella nota.
"Da due anni forniamo in modo diretto e indiretto armi e munizioni agli
ucraini e questo non ha portato i risultati sperati, anzi. L'attuale conflitto
- osserva la delegazione pentastellata - rischia di allargarsi se le tensioni
nell'area non diminuiranno e se non si avvia un difficile ma obbligato dialogo
fra tutte le parti coinvolte. L'Unione europea è nata per unire dopo la
distruzione della Seconda guerra mondiale e deve ripudiare la guerra come
recita l'articolo 11 della Costituzione italiana. Per quanto ci riguarda la
soluzione negoziale è l'unica strada che l'Europa deve percorrere e questo vale
sia in Ucraina che a Gaza" (Ansa).