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domenica 31 marzo 2024

CINQUE STELLE E GUERRA


 
Caro Direttore,
se la situazione sta precipitando, non è il caso di fare precipitare anche l’informazione; perché se i commenti sono plurali, i fatti non dovrebbero essere traditi. Per onestà, ti invito pertanto a rettificare il tuo articolo, indicando quanto segue: ovvero che le risoluzioni contrarie alla guerra, peraltro bocciate, sono state due. Quella del Movimento 5 Stelle impegnava il governo a «interrompere immediatamente la fornitura di materiali d’armamento alle autorità governative ucraine, ferme restando le misure destinate agli aiuti umanitari». Quella di Sinistra Italia ed Europa Verde era di fatto identica, chiedendo al governo di «interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle autorità governative dell’Ucraina, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione». 
Lo dico non perché faccio propaganda elettorale per i 5 Stelle, ma perché si sappia anche quali sono le forze di opposizione alla guerra che hanno maggiore probabilità di passare lo sbarramento del 4%, e forse bisogna avere il fair play di indicare anche questo fattore di rischio, che, secondo l’ultimo sondaggio di Euro Media Research, esiste per Alleanza Verdi Sinistra ed è altissimo per la lista Pace Terra Dignità.
Dopodiché ognuno sarà libero di trarre le proprie conseguenze. 
Non penso di doverti ricordare io che “nessuna grande cultura può trovarsi in un rapporto obliquo con la verità”, anche quando questa rende più scomoda la nostra militanza.
Con rinnovata stima, Gabriella Galzio




Diamo atto del ravvedimento del Movimento 5Stelle riportando questo comunicato Ansa del 29 febbraio scorso. Saremo tutti felici se contro la guerra esso manterrà una posizione ferma e senza ambiguità sia al Parlamento Europeo che in quello italiano. Di guerrafondai in giro ce ne sono già troppi e hanno fatto troppi danni.
 
STRASBURGO, 29 febbraio 2024 - "Il Movimento 5 Stelle non sosterrà la risoluzione dopo due anni di guerra di aggressione della Russia all'Ucraina in voto oggi al Parlamento europeo. Nel testo manca un invito all'apertura dei negoziati di pace e, per mettere fine al conflitto, l'unica opzione offerta resta quella bellicista". Lo dice in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"Per noi questo è inaccettabile tanto più che i paragrafi 7, 10 e 11 della risoluzione rappresentano un invito alla corsa al riarmo e all'escalation della guerra: si auspica una fornitura continua, sostenuta e in costante aumento di tutti i tipi di armi convenzionali all'Ucraina. Si invitano gli Stati membri più recalcitranti a fornire sofisticati sistemi di difesa aerea, missili a lungo raggio, come i Taurus, Storm Shadow/Scalp e moderni aerei da combattimento. Infine, si sposa la proposta del Ppe di destinare all'acquisto di armi per l'Ucraina almeno lo 0,25 % del Pil annuo, una spesa che nel caso dell'Italia porterebbe a nuovi tagli a sanità e istruzione", si legge nella nota.
"Da due anni forniamo in modo diretto e indiretto armi e munizioni agli ucraini e questo non ha portato i risultati sperati, anzi. L'attuale conflitto - osserva la delegazione pentastellata - rischia di allargarsi se le tensioni nell'area non diminuiranno e se non si avvia un difficile ma obbligato dialogo fra tutte le parti coinvolte. L'Unione europea è nata per unire dopo la distruzione della Seconda guerra mondiale e deve ripudiare la guerra come recita l'articolo 11 della Costituzione italiana. Per quanto ci riguarda la soluzione negoziale è l'unica strada che l'Europa deve percorrere e questo vale sia in Ucraina che a Gaza" (Ansa).