Pagine

lunedì 25 marzo 2024

MILANO DEI BENESTANTI



Così l’hanno ridotta decenni di amministratori di destra o di sinistra nella sostanza (cioè negli affari) molto più simili di quanto si creda.
  
Sempre la stessa canzone stonata, privato è meglio! Il sindaco Sala, cosciente o non cosciente, sta eliminando i ceti popolari da Milano, anziché sostenerli, dico per quello che gli compete. Milano è sotto effetto di una euforia effimera, sembra tutto più bello e il centro allargato, in effetti, è diventato più smart, si tratta di 1/3 della città mentre i 2/3 sono abbandonati. A Milano è in atto una gigantesca sostituzione di popolazione, pulizia di censo, cifre impressionanti circa 400 mila escono sostituiti da gente benestante che prende casa a Milano ma ci abita solo per pochi giorni all'anno. Milano è diventata una città turistica, io stesso che ho lavorato nel Front Office di grandi alberghi per più di 40 anni ne sono sorpreso. In dieci anni i turisti sono cresciuti di cifre impressionanti. Alberghi e ne sono stati costruiti tantissimi in più, sempre pieni tutto l'anno come pure i B&B. Il raddoppio dei prezzi delle case in dieci anni trascina in alto i prezzi di tutto il necessario per vivere, altro che “Place to Be,” (luogo dove abitare) per well-off people (per benestanti) aggiungo io, come vuole la narrazione Mainstream.
Molti fattori, tutti riconducibili al liberismo selvaggio, incentrato sull'edilizia, provocano l'espulsione delle classi medio basse. Caro vita e impossibilità di trovare case in affitto. La pressione selvaggia dei B&B sta invadendo anche le periferie. I proprietari a fine contratto preferisco il sistema B&B. Milano città degli User (utenti, utilizzatori) come perfettamente definisce Gianni Barbacetto, i nuovi milanesi. Milano più ricca con più offerta di lavoro, ma dove vanno a vivere i lavoratori? Lontano da Milano anche a decine di chilometri. Il problema è la casa, questo il motivo del perché non si trovano.
Suggerisco a Sala di esporre dei cartelli in tutte le entrate di Milano:
Weiterfahrt Nach Berlin, Proseguite per Berlino. Infatti i nostri pizzaioli e non solo non vengono a Milano ma vanno in Germania.
Ora non è più possibile che arrivino a Milano i talenti poveri che hanno fatto grande Milano come per esempio: Dolce e Gabbana che sono arrivati in treno dalla Sicilia e sono andati a vivere e lavorare in una casa di ringhiera. Milano un lago senza immissari, occorre cambiare e anche rapidamente. Questa lettera è anche un appello a chi vuole bene a Milano come me.
Cordiali Saluti,
Francesco Saverio Lanza