Così
l’hanno ridotta decenni di amministratori di destra o di sinistra nella
sostanza (cioè negli affari) molto più simili di quanto si creda. Sempre
la stessa canzone stonata, privato è meglio! Il sindaco Sala, cosciente
o non cosciente, sta eliminando i ceti popolari da Milano, anziché sostenerli,
dico per quello che gli compete.Milano è sotto effetto di
una euforia effimera, sembra tutto più bello e il centro allargato, in effetti,
è diventato più smart, si tratta di 1/3 della città mentre i 2/3 sono
abbandonati.A Milano è in atto una
gigantesca sostituzione di popolazione, pulizia di censo, cifre impressionanti
circa 400 mila escono sostituiti da gente benestante che prende casa a Milano
ma ci abita solo per pochi giorni all'anno.Milano è
diventata una città turistica, io stesso che ho lavorato nel Front Office di
grandi alberghi per più di 40 anni ne sono sorpreso.In dieci anni i turisti sono cresciuti di cifre
impressionanti.Alberghi e ne sono stati
costruiti tantissimi in più, sempre pieni tutto l'anno come pure i B&B.Il raddoppio dei prezzi delle case in dieci anni trascina in
alto i prezzi di tutto il necessario per vivere, altro che “Place to Be,” (luogo
dove abitare) per well-off people (per benestanti) aggiungo io, come
vuole la narrazione Mainstream. Molti
fattori, tutti riconducibili al liberismo selvaggio, incentrato sull'edilizia,
provocano l'espulsione delle classi medio basse.Caro
vita e impossibilità di trovare case in affitto.La
pressione selvaggia dei B&B sta invadendo anche le periferie.I proprietari a fine contratto preferisco il sistema B&B.Milano città degli User (utenti, utilizzatori)
come perfettamente definisce Gianni Barbacetto, i nuovi milanesi.Milano più ricca con più offerta di lavoro, ma dove vanno a
vivere i lavoratori? Lontano da Milano anche a decine di chilometri. Il
problema è la casa, questo il motivo del perché non si trovano. Suggerisco
a Sala di esporre dei cartelli in tutte le entrate di Milano: Weiterfahrt
Nach Berlin,
Proseguite per Berlino. Infatti i nostri pizzaioli e non solo non
vengono a Milano ma vanno in Germania. Ora
non è più possibile che arrivino a Milano i talenti poveri che hanno fatto
grande Milano come per esempio: Dolce e Gabbana che sono arrivati in treno
dalla Sicilia e sono andati a vivere e lavorare in una casa di ringhiera.Milano un lago senza immissari, occorre cambiare e anche
rapidamente. Questa lettera è anche un appello a chi vuole bene a Milano come
me. Cordiali
Saluti, Francesco
Saverio Lanza