Sabato
6 aprile 2024 un insolito concerto nella chiesetta di San Carlino a Milano: un
connubio fra musica barocca e musica del Novecento. Il
titolo: “Echi moderni di antichi richiami”, con G.Ph. Telemann che fa da
fil rouge: sonate per flauto e basso continuo e fantasie per clavicembalo solo
accompagnano l’esecuzione di brani di B. Bartok (interessante la ricerca
ritmica dei brani per flauto e cembalo), di B. Heller (tre brani visionari per
flauto solo), un brano molto vivace di Lucia Corini- Ameno trastullo -
che è anche solista al flauto.
Penso
che non capiti spesso di ascoltare un brano scritto da un musicista
contemporaneo eseguito dallo stesso, una piacevole sorpresa, per non parlare
degli altri brani sempre per flauto e cembalo di Franco Margola già docente di
composizione al Conservatorio di Milano, leggeri, ariosi e pieni di
delicatezza. Accostare
Telemann a questi musicisti del Novecento è stata una scelta mirata; chi più di
questo autore può rappresentare un musicista sempre attento all’evoluzione
delle idee compositive del suo tempo? Una lunga vita compositiva quella di
Telemann: dal 1681 al 1767, iniziata aderendo come tutti i suoi contemporanei i
dettami delle tecniche compositive polifoniche tanto care a J.S. Bach per poi
proseguire con uno sguardo alla melodia con accompagnamento e per poi finire
con lo stile galante.
Lucia Corini
Aggiungo
una bella presentazione di Lucia Corini: Siamo soliti confinare flauto dolce e
clavicembalo in un'antichità poco definita,compresa
fra la fine del Quattrocento e la metà del Settecento, senza tener conto dituttiimutamentistilistici,organologici,culturaliesocietariintervenutiintaleampiolasso
di tempo. Ancor più siamo soliti non considerare gli sviluppi successivi diquesti strumenti, che, superato in una
sorta d’ibernazione il periodo dal pre al postRomanticismo,hannotrovatonuovavitanelcorsodelNovecento.
Graziella Baroli
Il
programma presentato mette in relazione una piccolissima parte della copiosaproduzionebaroccadiGeorgPhilippTelemannconalcuniesempiinambitomoderno.Volutamente sono state tralasciate le sperimentazioni sonore estreme,
per consentireun buon confronto di
ricerca tecnica, timbrica ed emotiva, considerando che ilTelemanncheoggigiudichiamostorico,all’epocasuaeradeltuttoattuale. Pubblico
attento e partecipe.