CARO ANGELO, LA TUA ACRI È MORTA
Caro
Angelo,
questo breve
messaggio per dirti che la tua Acri è morta. Da casa di mamma fino alla
farmacia Siciliano, non ho incontrato che due persone. Una fila di macchine
continua, ma persone in carne ed ossa zero. Intere vie e zone sono desolate e
non si incontra nessuno, c’è quasi da aver paura. Case chiuse e negozi con
porte e serrande abbassate. Ti viene da piangere. Non so che effetto farà a te
quando ci ritornerai, io mi sono sentita persa, non sto esagerando. Ho pensato
alla bottiglietta con la terra di Acri che tieni sullo scaffale della libreria
e mi sono sentita ancora più male. Ho fotografato questo disegno di Battista
Falcone, è sul muro di una delle vecchie case della Piazza dei Frutti (non
ricordo se ha un altro nome) perché ti farà certamente piacere.
Un bacio.
Mirella