Secondo me ci sono momenti di grande
confusione, incertezze e mancanza di credibilità. Lo dimostra il fatto che
molti non vanno nemmeno a votare. Brutto clima generale. Da parte mia ho molte
perplessità, e mi sento molto vicina a Papa Francesco. Andrò a votare perché lo
ritengo diritto/dovere con grande rispetto verso chi ha dato la vita per la
democrazia e la libertà. Non vedo nel nostro Paese uno spirito di
collaborazione fra le parti per il bene del Paese e del popolo, costretto a
sacrifici disumani, per cui lo stipendio non basta neppure per sopravvivere... Sono cresciuta con la
Costituzione, con valori sociali e ideali umanitari. Dilagano, invece, corruzione, sete
di potere, competizione con una insanabile frattura fra la politica e la gente,
spesso impreparata, ignorante, da ricordarmi i tempi descritti molto bene dal
Manzoni nei Promessi Sposi. Concetto dinamico di democrazia
per il quale necessitano conoscenza e cultura, non il vuoto e la
disinformazione generale uniti alle manipolazioni per raggiungere scopi
lontani dalla realtà. Basterà una matita? Ormai non è mettere la croce, ma
metterci una croce... con una flebile speranza che qualcosa potrà cambiare
uccidendo l’ultimo sogno dei sognatori. È solo il mio sentimento sincero,
uno stato d’animo forse comune a molte persone, docenti, intellettuali,
impiegati, operai, ma non solo, soprattutto di chi ha creduto in un ideale, in
un sogno... in una fede di uguaglianza, di giustizia, di fratellanza e che in
silenzio quotidianamente hanno varcato in prima persona questi principi
democratici e lo ritengo addirittura inutile. Laura Margherita Volante