Premessa la
debita considerazione di garantismo e di colpevolezza da dichiarare soltanto al
momento di sentenze passate in giudicato il terremoto giudiziario che sta
devastando la Liguria politica e imprenditoriale non può rimanere sotto
silenzio.Ancora una volta la magistratura si è mossa in un'ottica
di supplenza della politica e l'analisi dei diversi intrecci rilevabili dai
provvedimenti giudiziari fin qui assunto consentono alcune precise affermazioni
proprio sul piano politico: 1) dagli
atti fin qui portati avanti dall'autorità giudiziaria appare rilevarsi il
profilo di un vero e proprio "sistema di potere" collocato ben al di
fuori da un contesto di esercizio della responsabilità democratica. Le scelte
fin qui compiute dal Presidente della Regione Liguria nel corso del suo mandato
hanno avuto l'evidente destinazione proprio del consolidamento di questo
sistema di potere attraverso scelte di carattere corporativo sia sul piano
economico sia sul piano delle destinazioni territoriali (ultima in ordine di
tempo ma non ultima per importanza quella della destinazione della nave
-rigassificatore a Vado Ligure); 2) Questo
sistema di potere (da confermare giudizialmente ma ben presente sul piano
politico) può sfruttare (e fin qui ha sfruttato) il mutamento di natura
dell'Ente Regione che proprio in Liguria ha assunto caratteristiche
particolarmente spiccate. Attraverso l'elezione diretta del Presidente della
Giunta (che poi mezzi di comunicazione di massa e giornali hanno
facilonescamente definito "Governatore") ha definito la fisionomia
dell'Ente in soggetto di nomina e di spesa (anziché di coordinamento
legislativo come stava nelle intenzioni di chi aveva proceduto a normare
l'indicazione costituzionale); 3) In questo
intreccio tra potere di nomina e potere di "elargizione di spesa" può
diventare facile l'introduzione di un sistema di potere capace di connettere
politica e affari in vari campi (per quel che riguarda la Liguria oltre al
sistema infrastrutturale realizzato in particolare attorno al porto di Genova
non può essere dimenticato il tema del rapporto pubblico/privato in sanità:
tanto per fare soltanto degli esempi). Questi sono
alcuni dei temi politici suggeriti dall'avanzare dell'inchiesta che ha messo a
soqquadro vertici istituzionali, economici e imprenditoriali in Liguria.Il
pensiero non può che correre all'affare Teardo di oltre quarant'anni fa: anche
in quel caso emerse un ritardo della politica nell'individuare responsabilità e
natura dei fatti (così la magistratura già svolse un ruolo di supplenza) in una
fase in cui l'approccio alla modernità mutava la natura dell'antica questione
morale di marca democristiana: in allora ci si fermò presto e non si riuscì a
vedere oltre il fatto locale (pur molto rilevante). Eppure dietro l'angolo ci
stava Tangentopoli.