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venerdì 14 giugno 2024

ASTENSIONISMO ALLE STELLE
di Luigi Mazzella


 
In Italia, in base ai risultati elettorali Europei, i fanatici del “credere e obbedire”, seguaci di ideologie assolutistiche, (religiose o politico-filosofiche) si aggirano intorno al 45/6 per cento dei votanti: sono quelli, cioè, che hanno approvato la condotta dei “partiti della guerra” (che vanno da Fratelli d’Italia al Partito Democratico, passando per il Centro dei cosiddetti Moderati e comprendendo gli amorfi sedicenti liberali, sparsi e votanti per varie forze politiche, sostanzialmente incapaci di allontanarsi dalla matrice filosofica dell’idealismo tedesco di fine ottocento (importato da Croce e da Gentile) e per conseguenza portati a sentire il richiamo dell’uno o dell’altro dei partiti della guerra. I veri, autentici e soprattutto coraggiosi cultori della pace sono stati obbligati all’astensionismo: questa volta motivato filosoficamente e non da ragioni politiche, perché tutti i movimenti italiani sono pauperisti (sussidi, assegni, cunei, bonus, flat-tax dei poveri), anti liberali in economia (austerity, blocco dei bilanci, anti flax tax alla Milton Friedman) e filo-statunitensi sino al servilismo  più marchiano. Non sono mancati i Kamikaze rappresentati dai pochi “disperati” che si erano illusi di poter competere  alla pari con le forze politiche sorrette dagli Anglo-americani  e che hanno offerto a queste ultime la possibilità di dire agli Italiani i che i pacifisti nel “Bel Paese” sono solo quelli che li hanno votati (id est: il 2,2%) e che “il pacifismo è il vero sconfitto delle elezioni europee” (come scrive OPEN il giornale on line fondato da Enrico Mentana). A parte tali grossolane valutazioni, la sensazione che gli Europei non vogliano essere trascinati nelle guerre volute da Biden e sperino quindi in una clamorosa vittoria di Donand Trump in Autunno negli USA è avvalorata dal tonfo del “prode” Emmanuel Macron in Francia  e dalle gravi difficoltà di Olaf Scholz in Germania. Staremo a vedere. Dato il comprovato girellismo dei neo-fascisti italiani non è improbabile qualche loro ulteriore “salto della quaglia”.