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giovedì 6 giugno 2024

ELEZIONI E GUERRA



C’è una componente molto ampia fra quanti hanno deciso di votare Pace Terra Dignità, noi di “Odissea” fra questi, che come primo atto vuole fermare l’invio di armi e frenare il massacro e i guerrafondai. E che pretende l’uscita del nostro Paese dalla Nato, considerando l’esistenza di questa alleanza il principale fomentatore di conflitti, il pericolo maggiore per la Pace. Su questo non faremo sconti. Un passo alla volta. Impegniamoci in massa a fare in modo che questa lista abbia un consenso alto. In tutti gli incontri pubblici da me fatti, ho sempre ribadito lo scioglimento di questa organizzazione criminale. Non c’è un solo mio scritto (in quasi mezzo secolo) in cui non lo abbia ribadito, e chi ha deciso di votare pace Terra Dignità lo sa bene. [Angelo Gaccione]


 


Per la serie dedicata alle elezioni europee non potrebbe esserci conclusione migliore dell’editoriale di Barbara Spinelli (vedi link), http://barbara-spinelli.it/2024/06/05/ue-si-o-no-al-partito-unico-della-guerra/
il quale riassume perfettamente il quadro ove si svolge voto, e ne ricorda le origini. Le priorità sono dunque pace o guerra, e il clima; da questa premessa possiamo concludere che i partiti atlantisti, dalla Meloni al PD, sono invotabili. Restano solo due liste decenti perché chiaramente schierate per il negoziato, quindi contro l’escalation e il prolungamento della guerra: M5S e Pace Terra Dignità. Di entrambe va messo in evidenza l’orientamento moderato - lo scioglimento della NATO non è nei loro programmi, sebbene ci siano pensatori “borghesi”, come l’ambasciatore Sergio Romano, che da trent’anni sostengono che l’alleanza abbia fatto il suo tempo - e l’europeismo tiepido, per non dire confuso. Il fatto che a chiedere lo scioglimento della NATO sia solo un candidato, Marco Tarquinio, un uomo noto per la sua prudenza, che si presenta come indipendente nella lista PD della circoscrizione Centro, ci dice che la NATO è diventata un tabù, innominabile (quanto immonda). È comprensibile che alcuni elettori considerino Tarquinio uno specchietto per le allodole rivolto ai più radicali; egli non ha però niente da perdere, ovvero non ha nessun motivo per rimangiarsi la parola data, ed è importante che nel parlamento europeo ci sia qualcuno consapevole che Europa e Stati Uniti - e il mondo - non sono più quelli di 75 anni fa. 
Franco Continolo