ELEZIONI E GUERRA
C’è una componente molto ampia fra quanti hanno deciso di votare Pace Terra
Dignità, noi di “Odissea” fra questi, che come primo atto vuole fermare l’invio
di armi e frenare il massacro e i guerrafondai. E che pretende l’uscita del
nostro Paese dalla Nato, considerando l’esistenza di questa alleanza il principale
fomentatore di conflitti, il pericolo maggiore per la Pace. Su questo non
faremo sconti. Un passo alla volta. Impegniamoci in massa a fare in modo che
questa lista abbia un consenso alto. In tutti gli incontri pubblici da me
fatti, ho sempre ribadito lo scioglimento di questa organizzazione criminale.
Non c’è un solo mio scritto (in quasi mezzo secolo) in cui non lo abbia
ribadito, e chi ha deciso di votare pace Terra Dignità lo sa bene. [Angelo Gaccione]
Per la serie dedicata alle elezioni europee non potrebbe esserci conclusione
migliore dell’editoriale di Barbara Spinelli (vedi link), http://barbara-spinelli.it/2024/06/05/ue-si-o-no-al-partito-unico-della-guerra/
il quale riassume perfettamente il quadro ove si svolge voto, e ne ricorda
le origini. Le priorità sono dunque pace o guerra, e il clima; da questa premessa
possiamo concludere che i partiti atlantisti, dalla Meloni al PD, sono
invotabili. Restano solo due liste decenti perché chiaramente schierate
per il negoziato, quindi contro l’escalation e il prolungamento
della guerra: M5S e Pace Terra Dignità. Di entrambe va messo in
evidenza l’orientamento moderato - lo scioglimento della NATO non è nei loro
programmi, sebbene ci siano pensatori “borghesi”, come l’ambasciatore Sergio
Romano, che da trent’anni sostengono che l’alleanza abbia fatto il suo tempo -
e l’europeismo tiepido, per non dire confuso. Il fatto che a chiedere lo
scioglimento della NATO sia solo un candidato, Marco Tarquinio, un uomo noto
per la sua prudenza, che si presenta come indipendente nella lista PD della
circoscrizione Centro, ci dice che la NATO è diventata un tabù, innominabile
(quanto immonda). È comprensibile che alcuni elettori considerino Tarquinio uno
specchietto per le allodole rivolto ai più radicali; egli non ha però niente da
perdere, ovvero non ha nessun motivo per rimangiarsi la parola data, ed è
importante che nel parlamento europeo ci sia qualcuno consapevole che Europa e
Stati Uniti - e il mondo - non sono più quelli di 75 anni fa.
Franco
Continolo