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domenica 9 giugno 2024

IL SEME È GETTATO
di Enrico Peyretti
 

Carissimi e carissime, in attesa dei risultati vi dò il risultato.
Pace Terra Dignità è, qualunque sia l’esito elettorale, un germoglio - da seme antico come l'inizio umano, e nuovo come chiede il tempo: un germoglio di cultura politica e di etica politica, di Pace. Infatti, la politica appartiene essenzialmente all'etica e non alla meccanica delle forze, perché è comportamento pro-umano (più o meno riuscito nell’intento, ma sempre inizio nuovo). E la politica è cultura, coltivazione dell’umano perché si faccia umano (l’impresa è infinita, e questo è il suo valore). 
Ieri sera ad Assisi Raniero citava il profeta Gioele (3,1: lo citò anche Pertini in un discorso di fine anno), ed ecco oggi vecchi e giovani profetare insieme, sognare insieme, vedere insieme, volere insieme. Pace Terra Dignità è molto più che una lista elettorale, come la politica è assolutamente di più che una lizza per un seggio, pur importante perché fa “parlamento” (parlare e non sparare).
Pace Terra Dignità è un incontro di volontà, di pensiero, nell’immagine di una società umana di Pace, cioè arte e tecnica del vivere insieme tra differenti, capaci di risolvere i conflitti (non sinonimo di guerra, ma nuove differenze benvenute, sviluppo vario dell'umano) senza violenza. Johan Galtung, lo scienziato del conflitto nonviolento positivo, morto a febbraio, ce lo ha insegnato (cfr. https://ilfoglio.info/). La pace non è stagnazione dei profitti (dice l’editore del Financial Times), ma sviluppo dell’umano.
 Pace Terra Dignità è pace con la Terra, che abbiamo sfruttata come schiava, mentre è madre e corpo e casa comune di tutti i viventi. Così Pace Terra Dignità è Dignità, è cammino politico, culturale ed etico per diventare degni di essere nati sulla terra umana, di vivervi insieme, e di lasciarla migliore (almeno integra) a chi viene.
E poi la proposta: almeno qui a Torino e dintorni manteniamo i contatti nati nel lavoro fatto, facciamo un circolo di cultura politica e di comunicazione, col nome della nostra iniziativa più che elettorale: Pace Terra Dignità. Può trovare casa presso una delle realtà affini, può raccogliere le domande e gli orientamenti emersi in questi mesi tra noi, può continuare questo pensiero, può invitare elettori e non elettori che però hanno sentito il nostro intento, la nostra valutazione sulla offesa fatta alla dignità della terra e dell’umanità pacifica, con le orrende  guerre in corso, nutrite nelle menti padronali e imperiali, contro i viventi, contro gli aspiranti a vivere, come i disarmati, i popoli poveri, i bambini, ed anche i soldati (quelli che non sono riusciti a sottrarsi) usati come strumenti (massima violazione della morale umana, dice Kant, nel 1795).
Pensiamoci. Può essere un risultato. Ciao, Enrico