Li ho letti d’un
fiato, con il cuore alla gola, ripercorrendo decenni in un rapidissimo volo,
guardati da lontano e insieme da vicinissimo, con uno sguardo che continuamente
svela e parla all’anima. Lo sguardo che vede l’intensità umana fra le
righe della Storia, come sapeva fare forse solo Elsa Morante. ‘Il
personale è politico’ si diceva nella mia generazione. Ma ancora di
più è la Storia ad essere personale. Con brevi pennellate così semplici, con
parole così semplici, e Alida ci racconta tutto. Ci sembra stia dicendo
tutto quanto c’è da dire. Abbracciando in poche pagine semplicissime una
vita, una generazione, un mondo tormentato. Non è questa, forse, poesia
vera? Carlo Rovelli DE SENECTUTE Si cambia si
invecchia eppure restiamo gli
stessi di sempre uguali i timori gli
amori sbiaditi incanti straniti sognando rivalse sul tempo sul corpo che cede fissando le foglie
dei tigli nel viale appena spuntate sorpresa di un nuovo
ritorno promessa di fresca
stagione nascente che non ci riguarda se ormai siamo solo memoria perdente e senza più
voglia di nulla di niente nemmeno l’eterno ci
illude del dopo e non ci interessa risorgere ombre Sappiamo di essere storia snervata spremuta ricordi ingombranti per chi non ascolta non più raccontanti avvincenti e privi in futuro di scopo vantiamo la nostra matura bellezza saggezza noiosa davanti allo specchio turbato impietrito se esamina un viso più vecchio di ieri non fa complimenti sui giorni restanti severi in attesa di cosa di cosa nessuna sorpresa Guardare dall’alto e senza paura la strada percorsa di corsa all’inizio poi piano con calma e dietro la fila che sale che spinge pretende più tempo più spazio ci prega di andare sereni saziati di vita allora si scende dall’altro versante giù in basso com’è naturale succede da sempre per ogni partita arriva il finale.
La copertina del libro
Alida Airaghi Quanta di storia Marco Saya Edizioni Pagg. 74 € 13