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domenica 30 giugno 2024

UNA VIA PER LA PACE
di Romano Rinaldi


 
Sistema Tolemaico o Copernicano della Guerra?
 
Sono due anni ormai che Papa Bergoglio ha “chiesto udienza” al despota russo. È un caso più unico che raro nella storia e forse cominciano ad intravedersi alcuni segnali, se non di disponibilità, almeno del riconoscimento delle difficoltà create a tutti dal conflitto in atto, come è emerso a partire dalla recente (15-16 Giugno 2024) Conferenza sulla Pace in Ucraina tenutasi in Svizzera. Le mire espansioniste dettate dalla dottrina della "Grande Russia" neo-imperialista professata apertamente da Putin e dal suo Patriarca Kyrill già da molti anni non potevano che portare, come inizio, all'invasione dell'Ucraina. Pochi hanno voluto vedere la tempesta in arrivo e quasi tutti non hanno creduto alle chiare indicazioni date già oltre 10 anni fa dal "barometro" della guerra, con l’invasione della Crimea da parte degli “omini verdi”, poi naturalmente sfociata nell’invasione dell’Ucraina lanciata nel febbraio di due anni fa. L'uscita da questa situazione richiederebbe, per prima cosa, la sconfessione di quella teoria politico-religiosa. Cosa assai improbabile da raggiungere sul campo di battaglia. Ben venga dunque l'intervento del Pontefice cattolico il quale, proprio perché non dispone di divisioni corazzate, potrebbe fare breccia in una ideologia anacronistica e senza senso nel mondo di oggi. Per prima cosa richiamando il "fratello" ortodosso il quale di fatto sta agendo nel proprio campo di influenza in piena blasfemia. In secundis, aprendo gli occhi al popolo russo sulla inutilità dei sacrifici a cui l'attuale politica del Cremlino lo sottopone offrendo ai giovani un futuro di odio, lacrime e sangue nei confronti dei cugini (quasi fratelli) ucraini e del resto del mondo. Mondo che non desidera essere orientale o occidentale ma che può continuare ad esistere solo prendendosi cura di quell’unica e piccola pallina azzurra del sistema planetario che orbita attorno al Sole e che ci ospita, suo malgrado, tutti quanti noi, razza umana (seppur perversa).