Ho
provato a tirar giù un'analisi del peso del doppio turno nelle elezioni
francesi: si tratta di dati ancora incompleti ma che possono fornire comunque
una credibile indicazione complessiva al riguardo del punto, principale che è
stato segnato in questa occasione. Ricordo in premessa che quello francese è
appunto un "secondo turno" e non un ballottaggio come invece avviene
in Italia in occasione dell'elezione del sindaco: in Francia, acclarato che il
candidato che passa il 50% dei voti validi nel primo turno è eletto, al secondo
turno accedono quanti hanno superato il 12,5% degli aventi diritto. Nasce
così quel tema dei "triangolari" e soprattutto della
"desistenza" di cui si è molto discusso in questi giorni e che è
stata applicata in maniera sufficientemente rigorosa dalle formazioni del
cosiddetto "spirito repubblicano" e in particolare dalla sinistra. Riferendoci
al solo territorio metropolitano si sono svolti diversi triangolari in
particolare dovuti al mancato ritiro del candidato di Ensemble (la lista di
riferimento di Macron) quando il candidato meglio piazzato apparteneva a France
Insoumise (19 triangolari Ens-FP-RN) o ai Verdi. Al
secondo turno abbiamo assistito anche a due quadrangolari (sempre con riferimento
al territorio metropolitano) il primo vinto dal RN davanti alla Lista
Repubblicana (gollisti), al Fronte Popolare e a Ens. Il secondo vinto da un
candidato definito di "diversa destra" davanti al RN, FP ed ENS. In
due circoscrizioni della banlieue parigina si sono anche affrontati candidati
di France Insoumise rappresentanti evidentemente di diverse correnti e in
un'altra occasione un candidato del PCF vittorioso su di un esponente di France
Insoumise. Il tema che maggiormente interessava questo secondo turno era quello
riguardante il rapporto tra il RN e la "desistenza" del Fronte
Repubblicano. Prendendo ad esempio 254 collegi del territorio metropolitano nel
quali il RN partiva dal primo turno con il maggior numero di voti la formazione
di estrema destra ha mantenuto il primato (e ottenuto il seggio) in 102
perdendo 152 collegi (59,84%) dove si è trovata i propri candidati scavalcati
dagli avversari. 152 seggi suddivisi: 84 a ENS, 43 al Fronte Popolare e 25 ai
Repubblicani (Gollisti) una parte dei quali si era alleata con il RN fin dal
primo turno. È capitato che ci sia stata autonomamente desistenza da parte
della sinistra anche verso i candidati della LR. quando questi si sono trovati
proiettati al secondo turno in migliore posizione. Un esempio di generosità
politica questo offerto dalla sinistra francese che ha fornito un esito
positivo spingendo anche la crescita alla partecipazione al voto che
probabilmente è risultato essere il fattore decisivo per il successo finale.