Una lettera del poeta e traduttore
Silvio Aman Laveno
Mombello(VA). Caro Angelo, hai fatto bene a scrivere
questo articolo, https://libertariam.blogspot.com/2024/07/leterno-presente-di-angelo-gaccione-i-n.htmldove trovo
davvero il mio modo di pensare, riguardo alle memorie, per le quali non c’è
interesse, specialmente da parte dei giovani (sempre più ridotti a clienti,
parassitati dal commercio di bassa lega) cui nessuno indica dove recarsi,
guardare e studiare. In quanto alle targhe, Milano non è Parigi, dove
abbondano, ma quelle poche non le guarda nessuno. In via Morigi c’è la targa a
indicare che in “quella” casa abitò Cesare Cantù, e in via Cesare Correnti, mi
pare al 19, quella in cui visse Giuseppe Verdi... Nessuno alza lo sguardo e si
ferma. Un abbraccio, caro Angelo. Tuo Silvio
*
Caro Silvio, da anni segnalo queste “distrazioni”
milanesi, e non solo. Nel recente volume, il quinto, dedicato a Milano (La
Mia Milano, ed. Meravigli), c’è un capitolo intero sulle lapidi, e sugli “spiriti
magni” ne parlo diffusamente. Ma i tempi sono quelli che sono. Un affettuoso abbraccio anche a
te. Angelo