28 luglio 2024. Perché un presidio
davanti alla Base NATO Solbiate Olona Viviamo
in un mondo in cui la disumanizzazione sta crescendo e nemmeno le Nazioni Unite
sono più un riferimento nella risoluzione dei conflitti internazionali. Un
mondo devastato da numerose guerre, in cui lo scontro tra le potenze dominanti
ed emergenti, pur con responsabilità molto diverse, colpisce prima di tutto le
popolazioni civili (vedi ad esempio il genocidio in atto del popolo palestinese
perpetrato dalle Forze Armate israeliane). Un mondo con milioni di migranti,
rifugiati e sfollati ambientali costretti ad attraversare confini gravidi di
ingiustizia e morte. Un mondo in cui si ricorre al massacro per accaparrarsi
risorse sempre più limitate. Un mondo in cui la concentrazione del potere
economico nelle mani di pochi compromette, persino nei paesi sviluppati, ogni
speranza di realizzare una società basata sul benessere per tutte e tutti.
In sintesi, questo è un mondo in cui la giustificazione della violenza, in nome
della “sicurezza di parte”, porta alla crescita di scontri bellici di
proporzioni incontrollabili, che distruggono in maniera generalizzata e
pervasiva, nei corpi, nelle menti e negli spiriti, quanto in ciascuno di noi vi
è di umano. Eppure nessun blocco di potere, nessuna alleanza tra Stati, può
oggi vincere una guerra senza che l’abisso inghiottisca ciascuno dei
contendenti. Ci stiamo avvicinando a grandi passi, per via di scelte insensate,
all'Apocalisse, sia per il genere umano sia per tutte le altre creature che
abitano il pianeta Terra. Sono due anni consecutivi che gli scienziati atomici
americani ammoniscono che siamo a soli 90 minuti (su 24 ore = 86.400') dalla
mezzanotte nucleare. E noi dovremmo ancora tenerci le bombe termonucleari
custodite a Ghedi ed Aviano? Dovremmo essere ancora disponibili a dispiegare
nuovi euromissili e a puntarli contro la Russia?
In sintesi, questo è un mondo in cui la giustificazione della violenza, in nome
della “sicurezza di parte”, porta alla crescita di scontri bellici di
proporzioni incontrollabili, che distruggono in maniera generalizzata e
pervasiva, nei corpi, nelle menti e negli spiriti, quanto in ciascuno di noi vi
è di umano. Eppure nessun blocco di potere, nessuna alleanza tra Stati, può
oggi vincere una guerra senza che l’abisso inghiottisca ciascuno dei
contendenti. Ci stiamo avvicinando a grandi passi, per via di scelte insensate,
all'Apocalisse, sia per il genere umano sia per tutte le altre creature che
abitano il pianeta Terra. Sono due anni consecutivi che gli scienziati atomici
americani ammoniscono che siamo a soli 90 minuti (su 24 ore = 86.400') dalla
mezzanotte nucleare. E noi dovremmo ancora tenerci le bombe termonucleari
custodite a Ghedi ed Aviano? Dovremmo essere ancora disponibili a dispiegare
nuovi euromissili e a puntarli contro la Russia? Siamo persone e realtà organizzate
contrarie alla guerra e a tutti gli strumenti che la rendono possibile: concetti
strategici e alleanze aggressive, spesa militare, ideazione, produzione ed
esportazione di armi (nucleari, biologiche, chimiche e convenzionali), economia
di guerra, eserciti ed esercitazioni, basi, servitù e poligoni militari.
Facciamo questo presidio oggi per contestare la promozione a Quartier generale
ARF (Allied Reaction Force) della Base NATO di Solbiate Olona, che già è sede
della NRDC - Ita, cioè di uno dei comandi NATO per il dispiegamento rapido. Una
scelta, maturata nel summit di Vilnius nel 2023, che consente al SACEUR
(Supremo Comando Alleato in Europa, massima autorità militare della ACO –
Comando delle Operazioni Alleato) di disporre di forze prontamente impiegabili
(in tutti i domini: aria, acqua, terra, sottomarino, spazio e cyberspazio) per
interventi immediati in tutte le circostanze - opinabilmente definite di
“crisi” - ovunque nel mondo.
La crescita dell’importanza strategica
della Base aumenta il coinvolgimento italiano, e in particolare l’area a nord
di Milano, nel rafforzamento delle capacità belliche, anche aggressive, della
NATO. La Base e il territorio circostante divengono così un bersaglio primario
dei cosiddetti nemici del Patto Atlantico: una minaccia che non possiamo
assolutamente tollerare. Così come troviamo altrettanto inaccettabile che il
nostro Paese, le terre in cui abitiamo, diventino luogo di elaborazione,
pianificazione e gestione di attacchi nei confronti di popoli presupposti
nemici. Siamo dunque per la rimozione della Base e per lo scioglimento della
NATO, l’Alleanza più potente e - almeno dal 1999 - aggressiva della storia
umana. Una Alleanza che si comporta come fuorilegge (vedi ad es. gli attacchi
alla ex Jugoslavia e alla Libia), ma che al contempo si investe unilateralmente
del ruolo di tutore della legge internazionale, anche in sostituzione dell'ONU.
Ci dicono che dobbiamo aumentare le spese militari, ma, considerando anche i
Partner della NATO, la spesa militare di questa coalizione nel 2023 era il 72%
della spesa militare mondiale, mentre quella della Russia era il 4,5% e quella
della Cina il 13%. Ci dicono che dobbiamo aumentare le esportazioni belliche,
ma i Paesi NATO sono responsabili del 73% del mercato mondiale delle armi,
seguiti dalla Russia al 16% e dalla Cina al 5%. Ci dicono che Russia e Cina stanno
incrementando il loro arsenale nucleare, ma da anni in questo settore gli USA
spendono 4,5 volte più di quanto spende la Russia. La NATO è una delle principali cause
dell’instabilità internazionale, non certo una soluzione ad essa. Abbiamo poco
tempo a disposizione. Unisciti a noi per contestare il potere militare e per
creare condizioni per una pace vera e feconda, fondata sulla sicurezza comune,
sull’impiego socialmente utile delle risorse e sulla tutela dell’unico pianeta
che abbiamo. Noi ci proponiamo di proseguire la mobilitazione sia partecipando
ad iniziative analoghe a livello nazionale, come ad esempio la manifestazione
nel capoluogo toscano organizzata da “No Comando NATO né a Firenze né altrove”,
prevista per il 21 settembre 2024, sia organizzando sul nostro territorio un
corteo ad ottobre. Siamo altresì intenzionati a cooperare
con tutte le realtà che, accomunate dal riconoscimento dei principi
fondamentali della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e, in
particolare, dal ripudio della guerra così come è prescritto dall’Articolo 11,
volessero opporsi con noi alla NATO e alla presenza della Base a Solbiate
Olona.
Contattaci per condividere questo
impegno! Restiamo umani! abbassolaguerra@gmail.com Adesioni Abbasso la Guerra OdV Venegono,
Comitato promotore nazionale della 3a Marcia Mondiale per la Pace e la
Nonviolenza,Comitati promotori milanese
e Alto Verbano della 3a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, Punto
Pace di Pax ChristiTradate, Assemblea
Popolare di Busto Arsizio, Tavolo per la Pace dell’Alto Verbano, Argonauti -
Mondo Senza Guerre e Senza Violenza di Milano, Comitato intercomunale per la
Pace del Magentino, ATTAC Saronno, ResQ People Equipaggio di Terra Saronno,
Kinesis Tradate, Rete Mobilitazione Globale per la Pace Varese, Osservatorio
Contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università Varese, Circolo
Laudato Si’ S. Francesco Busto Arsizio, BiciPace Turbigo, Donne e Uomini Contro
la Guerra Brescia, Centro Sociale 28 maggio Rovato, Laici Missionari Comboniani
Venegono. All’iniziativa partecipano alcune “Donne in cammino per la Pace”.
Aderiscono PaP Brescia, Carc Milano.