Si stanno celebrando
le Olimpiadi 2024 a Parigi e lo staff di artisti creativi messo in piedi
da Emmanuel Macron per la cerimonia di apertura ha realizzato uno spettacolo fantasmagoricodi sorprendente ricchezza visiva e
immaginativa che ha stupito, per i suoi effetti speciali e coloristici, il mondo intero, ma ha suscitato anche polemiche spesso non giustificate e dovute ad alcune interpretazioni “malevoli” e arbitrarie, date ad
alcuni tableaux vivant Si è detto cheil sonno dei
cattolici, per loro scelta di devozione, perennemente inquieti, soprattutto in
fatto di sesso mal vissuto, è stato profondamente turbato da quelle immagini
televisivee ha stimolato il loro mai
sopito clerico-fascismo, sospingendoli a
richiedere interventi, peraltro molto di moda, di cancel culture.L’Italia,
naturalmente, sta concorrendo alla spartizione del medagliere (d’oro, d’argento
e di bronzo) con le mirabolanti prestazioni dei suoi atleti (salti in alto e in
lungo, lanci arditi di giavellotti, pesi e dischi, gare di nuoto, maratone e
quant’altro esprima controllo e dominio di potenza muscolare e tendinea).Olimpiadi
in campi diversi da quello sportivo non ve ne sono: nessuna giuria mondiale ha
mai premiato, per limitarci a un solo esempio, il nostro Paese premiato per
essere stato (ed essendo ancora oggi) l’unico al mondo senza più manicomi né
ospedali psichiatrici giudiziari,Senza tema di smentite, non ve n’è
altri sull’intero globo terracqueo. Certo; nei
confini patri, il merito dell’abolizione della limitazione di libertà imposta a
pazzi, innocenti o colpevoli di delitti che siano, è generalmente riconosciuto
al veneziano Basaglia e ripetutamente ricordato dai nostri intellettuali.Si rammenta che lo psichiatra italiano ha restituito,
pur senza averne avuto, peraltro, esplicita (e forse impossibile) richiesta
dagli interessati (e meno che mai dai loro familiari), “dignità di persona al
paziente psichiatrico” e che la sua iniziativa è stata estesa e completata
dalla recente chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari che, illustrata
in Parlamento dal militante democratico Ignazio Marino ha concesso la stessa dignità ai pazzi sanguinari e a
stupratori seriali per alterazioni mentali connesse al sesso. Le due iniziative
mettono gli ispiratori ed autori delle due leggi di chiusura anche al riparo dal
pericolo del “culture cancel”. Nessun
pazzo vero, innocente o colpevole, toglierà il creatore della famosa “legge
180” e i suoi successivi imitatori dal piedistallo su cui essi sono stati
collocati senza rischiare di essere linciato da tanti altri suoi compagni di
sventura nella malattia (c’è chi sostiene che o massacrerebbero in loco).
A mio personale giudizio il
pregio della riforma Basaglia è un altro: quello di avere consentito allo Stato
italiano di risparmiare una montagna di quattrini per costruire ospedali
psichiatrici ordinari e giudiziari. Non si può certamente pensare che Basaglia,
data la sua militanza politica, abbia potuto intuire che in un Paese dove la cultura
occidentale, composta dalle fantasiose, pazzesche utopie religiose e filosofiche nate duemila
anni or sono e sviluppate in venti secoli (con scenari di guida di duci,
fuhrer, capi carismatici o di uguaglianze universali “d’amore o di lotta”) più
irrealizzabili e astratte mai immaginate, seguite in Italia da fanatismi (molto
più passionali che altrove), avrebbe fatto del “Bel Paese” l’avamposto più
avanzato della follia Occidentale, per il quale non vi sarebbero mai stati
edifici sufficienti a contenere la maggior parte della sua farneticante popolazione,
l’una contro l’altra armata nel disquisire se il reddito elargito dallo Stato
debba essere chiamato di cittadinanza o d’inclusione, se si
debbano preferire i bonus ai sussidi o viceversa e se la fedeltà agli Stati
Uniti d’America possa essere solo pronta e assoluta o debba, invece, essere anche
inesorabilmente cieca. A pensare ciò si andrebbe come dicono gli avvocati
“ultra petita” e non sarebbe il caso!