Alla
memoria del pianista e patriota russo Pavel Kushnir (19 settembre 1984 - 27 luglio 2024). Versi di Julia Pikalova
tradotti da Paolo Statuti. oh
non piangere per me madre nel
nuovo format spinato l’anima
invano non straziare per
un amore obbligato in
particolare e in generale di
ognuno sai questo e quello patria
che divori i tuoi figli belva
nel rosso mantello. Pianista
russo di enorme talento ma poco conosciuto, prigioniero politico, è morto in
una prigione russa a Birobidzhan (Estremo Oriente) il 27 luglio a seguito di
uno sciopero della fame e della sete. I suoi 4 brevi video contro la guerra
erano visibili solo a poche persone, ma non ci si può nascondere dalla
madrepatria. Sfortunatamente, il pubblico russo, la comunità musicale e quella
letteraria (è autore di due romanzi, uno dei quali è stato pubblicato nel
2014), lo hanno scoperto troppo tardi. Da tempo non manteneva rapporti con la
famiglia a causa di divergenze politiche; vivevano molto lontano - 8.000 km -
quindi è molto probabile che la famiglia non sapesse nemmeno che fosse in
prigione, e se lo sapeva, preferiva tacere. Così, né la sua famiglia né gli
attivisti per i diritti umani lo hanno aiutato in prigione, nessuno lo ha
protetto. La famiglia non è venuta a dire addio al corpo e non ha richiesto un
esame autoptico. Riceveranno solo le ceneri cremate. Che tragico destino per un
genio solitario, e che crudele uno stato che non valorizza i suoi talenti! Sono
rimaste alcune sue registrazioni musicali, una serie di puntate su una radio
locale dedicate alle mazurche di Chopin, e due romanzi, di cui uno non ancora
pubblicato. Ha anche rilasciato due o tre interviste alla radio locale, che
dimostrano quanto fosse un uomo puro e forte. Abbiamo
perso Pavel. Ma quanti Pavel Kushnir
sono ancora imprigionati ignoti? Libertà per i prigionieri politici! Link
alla sua esecuzione di tutte le preludi di Rachmaninov:https://youtu.be/C4fu53vaRJA?si=Ei3uIRGsBPyGJ8yI NB:
Questo tipo di prestazione è rara. Di solito, i pianisti in un concerto suonano
una metà (opus 23) o l’altra (opus 32) dei preludi, oppure scelgono un po’ da
entrambi. Un’altra opzione è registrare in condizioni di studio ideali, con
riprese, in pochi giorni. Questo pianista unico le ha eseguite tutte in una
modesta sala di provincia. E ora i musicisti vedono quale grande talento era
accanto a loro e apprezzano molto le sue esecuzioni di Rachmaninov, Schumann e
tutto ciò che riescono a trovare.