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domenica 11 agosto 2024

SPIGOLATURE
di Angelo Gaccione

Aleardo Caliari
 
Il Teatro “Aleardo Caliari” di Milano
 
Non posso assolutamente pensare alla via Domenico Cucchiari senza associarla immediatamente al regista e attore Aleardo Caliari. Mi chiedo che cosa sarebbe stato questo Municipio 8 (un tempo si chiamava Zona 8) senza la presenza del Teatro della Memoria da lui fondato e che, giustamente, oggi porta il suo nome. Caliari è scomparso nel marzo del 2022; la Compagnia l’aveva messa in piedi nel lontano 1979 e comprendeva attori e musicisti attivi già nella seconda metà degli anni Sessanta. Suo repertorio il Cafè Chantant e il cabaret italiano, francese e tedesco della fine dell’800 e della prima metà del 900. Monologhi e testi teatrali, pantomime e canzoni in lingua originale vengono interpretate guardando alla cultura europea del 900. Quando nel 1998 Caliari approda in via Cucchiari al numero 4, ha già alle spalle un itinerario artistico nutrito e può vantare collaborazioni con i nomi più in vista della scena e della cultura non solo milanese. Il quartiere cambia volto e la presenza del Teatro della Memoria si rivela un punto di riferimento sociale e culturale indispensabile. Non solo commedie e cabaret, ma recupero della lingua dialettale meneghina, presentazioni di libri, dibattiti, letture poetiche, pomeriggi e serate musicali e allarga il suo raggio d’azione con spettacoli di piazza in collaborazione con il Comune di Milano e spostandosi anche in Liguria, Piemonte, Svizzera, Francia.


Aleardo in Galleria a Milano

Tra il 1998 e il 2017 hanno lavorato al Teatro della Memoria accanto a giovani talenti, attori come Piero Mazzarella, Nanni Svampa, Enrico Beruschi, Marina Fabbri, Rosalina Neri, Liliana Feldmann, Chicca Minini, Roberto Brivio; cantanti come Tony Dallara, Memo Remigi, Gianni Pettenati; musicisti come Roberto Negri, Paolo Beretta, Vittorio Castelli; autori teatrali come Luigi Lunari, Umberto Simonetta (con Luca Sandri), Giovanni Testori (con Alain Toubas). Senza contare i registi Vito Molinari, Filippo Crivelli e gli artisti di fama internazionale, come il clown russo Vladimir Olshanskji del Circle du Soleil. Più di 1000 spettacoli teatrali in un ventennio e ben 460 della rassegna “Burattini e altre Storie” rivolta ai bambini dai 3 ai 10 anni e alle loro famiglie.