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domenica 11 agosto 2024

L’INVASIONE DELL’UCRAINA DELLA RUSSIA 
di Luigi Mazzella


 
Probabilmente non c’entrano né la teoria di Giambattista Vico sui corsi e ricorsi storici né quella dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung (coi loro necessari adattamenti al caso) ma, nell’ipotesi dell’attuale, recente invasione ad opera dei battaglioni neo nazisti (detti “Azov”) Ucraini di una parte del territorio russo… c’è chi scorge il rischio che, sia pure in forma di farsa, il comico Zelensky voglia imitare nelle sue performances d’avanspettacolo, dagli immani risvolti tragici,  il terribile Adolf Hitler, giunto con la sua formidabile sesta armata a Stalingrado dove, però, i suoi militari nazisti vennero circondati e annientati. Il nazifascismo (reale) di quelle truppe mercenarie ma ben fanatizzate e il comunismo (preteso o presunto) dei russi che sarebbe, secondo la propaganda statunitense, sopravvissuto al crollo del bolscevismo, rappresentano certamente, se veri e provati, i due filoni della più esasperata e torbida follia laica occidentale. Essi fanno da pendent al contrasto acerrimo tra ebrei e islamici, che rappresentano i due rami ugualmente folli del filone religioso del (non) pensiero fideistico della cosiddetta cultura Occidentale (per molta parte di origine mediorientale). Ben quattro componenti delle irrazionalità assolutistiche dell’Occidente (i cattolici sono temporaneamente in stand by per un “ventilato” contrasto tra Pontefice e Curia Romana sullo ius ad bellum) sono vistosamente deflagrate in una misura che appare incontrollabile e incontenibile. V’è ancora chi, come asseriva di fare Benedetto Croce (peraltro, seguace dell’assolutista  Hegel), fa gli scongiuri quando sente citare il Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler? Se c’è si faccia avanti, anche se non olimpionica una medaglia potrebbe guadagnarsela!