L’INVASIONE DELL’UCRAINA DELLA RUSSIA di Luigi Mazzella
Probabilmente non c’entrano né la teoria di Giambattista Vico sui corsi e ricorsi storici né quella dell’inconscio collettivo di Carl Gustav
Jung (coi loro necessari adattamenti al caso) ma, nell’ipotesi dell’attuale,
recente invasione ad opera dei battaglioni neo nazisti (detti “Azov”) Ucraini
di una parte del territorio russo… c’è chi scorge il rischio che, sia pure in
forma di farsa, il comico Zelensky voglia imitare nelle sue performances d’avanspettacolo, dagli
immani risvolti tragici, il terribile
Adolf Hitler, giunto con la sua formidabile sesta armata a Stalingrado dove,
però, i suoi militari nazisti vennero circondati e annientati. Il nazifascismo
(reale) di quelle truppe mercenarie ma ben fanatizzate e il comunismo (preteso
o presunto) dei russi che sarebbe, secondo la propaganda statunitense, sopravvissuto
al crollo del bolscevismo, rappresentano certamente, se veri e provati, i due
filoni della più esasperata e torbida follia laica occidentale. Essi fanno da pendent al contrasto acerrimo tra ebrei
e islamici, che rappresentano i due rami ugualmente folli del filone religioso
del (non) pensiero fideistico della cosiddetta cultura Occidentale (per molta
parte di origine mediorientale). Ben quattro componenti delle irrazionalità
assolutistiche dell’Occidente (i cattolici sono temporaneamente in stand by per un “ventilato” contrasto
tra Pontefice e Curia Romana sullo ius ad
bellum) sono vistosamente deflagrate in una misura che appare incontrollabile
e incontenibile. V’è ancora chi, come asseriva di fare Benedetto Croce
(peraltro, seguace dell’assolutista Hegel), fa gli scongiuri quando sente citare
il Tramonto dell’Occidente di Oswald
Spengler? Se c’è si faccia avanti, anche se non olimpionica una medaglia
potrebbe guadagnarsela!