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domenica 29 settembre 2024

ADDIO A PIERINO MARAZZANI


Pierino Marazzani

Si è spento venerdì 27 settembre 2024 all’età di 70 anni, Pierino Marazzani. Non si era più ripreso dall’ictus che lo aveva colpito a tradimento, e noi abbiamo temuto per la sua sorte. Pierino era un’intelligenza libera e anticonformista, avversario di tutti i dogmi. Ecco cosa scriveva di sé: “Mi chiamo Pierino Giovanni Marazzani, nato a Novate Milanese il 17 aprile 1954, sono medico-chirurgo, specialista in medicina del lavoro, medico di medicina generale a Bollate per 37 anni, attualmente in pensione, politico, bibliofilo e saggista italiano. Cofondatore del Circolo Culturale Giordano Bruno di Milano di cui sono presidente. Sono noto a livello nazionale per il Calendario di Effemeridi Anticlericali, pubblicato ininterrottamente dal 1992 a cura dell’Associazione Culturale “Sicilia Punto L” di Ragusa e per alcuni saggi storici anticlericali che potete trovare in libreria ed elencati nella relativa sezione di questo sito”. Il sito lo aveva creato nel gennaio 2021 e aveva aggiunto alle sue qualifiche anche quelle di ateo-anticlericale-antifascista-animalista. Pierino era anche socio dell’U.A.A.R. dal 1993. Attivissimo, ha organizzato per anni incontri pubblici, dibattiti, convegni, spesso spostandosi da una sede all’altra. Per ultimo in quella dei Comunisti Italiani di via Albertinelli n. 5 vicino piazza Segesta. Mi ha invitato a numerosi incontri per parlare dei miei libri, uno anche a Novate Milanese, alcuni mesi prima dell’ictus che lo avrebbe messo fuori gioco, e a sua volta non è mai mancato a quelli a cui lo invitavo io e a quelli che organizzava il Centro Culturale Candide. Come si può leggere in questo breve ricordo di Nadia Boaretto, negli ultimi tempi era molto impegnato in una ricerca sulle donne cadute durante la rivoluzione milanese del 1848, le famose Cinque Giornate. Pierino è stato assiduo lettore di “Odissea” che ha più volte ospitato suoi scritti.
Angelo Gaccione

Lorenza Franco, Gaccione, Marazzani
 
Pierino l’instancabile aveva l’argento vivo addosso. Presentava la sua idea in forma concisa, salutava e passava ad altro. Un “altro” ricco di spunti. Lo incontrai in Sormani grazie a Maria Carla Baroni che mi conosceva come referente a Milano di Toponomastica femminile. Pierino aveva fatto ricerche sulle 39 donne decedute nell’insurrezione risorgimentale contro l’occupante austriaco i cui nomi sono incisi nell’obelisco di Piazza 5 Giornate. L’idea era di immortalarle in un cippo o in una targa che le enucleasse dal totale di 392 caduti. 
Caro Pierino, c’impegniamo a portare la tua idea a compimento e ti salutiamo augurandoti buon viaggio verso l’eternità.
Nadia Boaretto 
 

Ho incontrato Pierino una sola volta, nel cortile di Palazzo Moriggia, nel novembre del 2023 a un incontro in cui Omar Cucciniello illustrava genesi e caratteristiche del monumento di Giuseppe Grandi alle Cinque Giornate, inaugurato nel marzo 1895.
Mi associo al ricordo di Nadia e ne sottoscrivo l’impegno, perché l’idea di Pierino per una targa commemorativa delle 39 donne cadute nell’insurrezione del marzo 1848 possa essere realizzata.
Silvana Citterio
 

È stato sempre molto attivo nel portare avanti le sue idee. Ho apprezzato molto il suo lavoro. Grazie Pierino.
Chico Sciuto
 

Mi dispiace infinitamente per la perdita definitiva di Pierino Marazzani, anche se il colpo maggiore l’avevamo ricevuto in febbraio alla notizia dell’ictus che l'aveva colpito. E non riesco proprio a capire perché la famiglia non voglia che amici e amiche, compagni e compagne partecipino con affetto a quello che viene chiamato l’ultimo saluto. Ma il funerale non deve essere l’ultimo saluto per un intellettuale che - caso raro - era sempre pronto anche a distribuire
volantini e a partecipare a banchetti per le lotte di libertà che in questi anni abbiamo fatto come PCI e che continueremo a fare, sentendo la suamancanza. Bisognerà organizzare una serata per parlare di Pierino Marazzani, compagno e amico. E poiché temo che non ci sia nessuno/a concretamente in grado di portare avanti la sua opera come Centro Culturale Giordano Bruno, bisognerà fare in modo che almeno il suo notevolissimo archivio sul filosofo e sulla laicità non solo non vada disperso, ma non rimanga nascosto e inutilizzato in uno spazio privato. Questa sì che sarebbe la vera morte di Pierino Marazzani. Avete qualche idea e qualche proposta in merito?

Maria Carla Baroni