LA MUSICA DELL’OCCIDENTE AL TRAMONTO! di Luigi Mazzella
Caravaggio: Musicisti
Ho
letto con molto interesse su “Odissea” l’articolo di Angelo Gaccione “Il
Novellino e la Musica”. L’Autore ci ricorda che nella dodicesima novella del
prezioso volume viene presa di mira e si biasima la musica accusata di
corrompore gli animi perché “per dolcezza di suoni si perdono virtudi”. Il
pezzo di Gaccione fa riflettere e ci induce a chiederci: chi ha voluto
l’attuale oltraggio alla musica, piegandola ad una barbarie senza pari e
rappresentandola sul palcoscenico con immagini di suonatori che appaiono morsi
dalla “tarantola”, in preda a convulsioni violente ed ossessivi rantoli epilettici,
mal “svestiti”, tatuati, inanellati e chi più ne ha ne metta? Difficile
pensare che siano state le festanti, sgambettanti e dinoccolate teen ager, con
i loro gridolini di stupida gioia. Neppure è pensabile che chi ha reso macabra
l’attuale musica lo abbia fatto per far recuperare “virtudi” all’umanità che
nell’intento dei personaggi del “Novellino” sembrano essere quelle
belliche: Tra Kamala ridens, pulzella della Garbatella, e
neo-nazi “tedesche di Germania” di guerrafondaie, già solo nel “gentil sesso” l’Occidente
ne ha fin troppe! Forse
la realtà è ben diversa. Se è vero ciò che diceva Beethoven(“la musica parla dove non arrivano le
parole”), quella musica vuole farci capire che non è più il caso di
“dilettarci” per allontanarci dal problema del catastrofico declino
dell’Occidente. Secondo
gli ispiratori del cambiamento di “musica”, gli abitanti della parte ovest del
Pianeta dovrebbero rendersi conto che di “irrazionalismi” non si può che morire
e che averne cinque sul groppone (tre religiosi; giudaismo, cristianesimo e
islamismo) e due ideologici (entrambi figli di papà Hegel): nazi-fascismo e
social-comunismo) non è certamente un peso di poco conto. Resta
la domanda: Da chi proviene l’input? Difficile immaginare un profilo soggettivo
ben definito. È più probabile che provenga dall’inconscio di una popolazione
che dopo essersi abbeverata ai piaceri della fantasia generatrice dell’arte e
della creatività non solo musicale, si è improvvisamente accorta, per un
ritorno di fiamma della Ragione e con l’aiuto involontario di quei Paesi egemoni dove la feccia del
bellicismo (a ogni costo) ha raggiunto i suoi più alti livelli, di fare parte di
una sostanziale “inciviltà” sempre più pericolosa per la sopravvivenza
dell’Umanità? È un’ipotesi. Chi ne ha altre… si faccia avanti!