Quando trovi un buon ministro… Quando hai la fortuna di trovare un ministro alla cultura con un pedigree così altisonante baci per terra, ringrazi il Signore gli metti il guinzaglio e te lo tieni stretto, stretto al petto come un neonato che ha bisogno del buffetto e la poppata. Quando hai la fortuna di trovarlo è come avere in mano un tesoretto e allora difenderlo dovrai con carta bollata e spada sguainata anche quando fa una gaffe o ne spara una delle sue che lascia senza parole e senza fiato. Perché è giusto che un ministro dica, non dica e poi ritratti tutto, che sappia essere compunto e allegro nello stesso tempo e non disdegni le raccomandazioni le dolci compagnie di donne avvenenti e i viaggi a carico dell’ente. Quando trovi un ministro di siffatta levatura allora ti rivolgi al Signore e invochi lunga vita con salute per poi destinarlo al museo delle cere, della disonestà e delle papere insieme alla Santanché, a Lollobrigida, la buonanima del cavaliere e il professorone che ama le pecore e odia le capre per via delle corna attorcigliate. Quando trovi un ministro di così grande statura fisica e morale ti penti di non avergli messo la museruola perché più ciancia e più si manifesta essere soltanto un piccolo puffetto che ama le pose del gigante e fare karakiri davanti la “boccia” inebriante.