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domenica 20 ottobre 2024

CONTRO OGNI GUERRA
di Angelo Gaccione


 
 
Ieri, sabato 19 ottobre, ho preso parte, assieme a poeti provenienti da varie regioni italiane (alcuni anche da altri continenti), ad una ricca e stimolante giornata su poeti e poesia nella preziosa Sala Previati del Castello Visconteo di Legnano, organizzata in maniera impeccabile, come lo scorso anno, da “Officine Letterarie Poesia 33” e patrocinata dal Comune di quella città. Poiché la poesia si occupa abbondantemente di realtà e di quello che ci accade intorno, nel corso del mio breve intervento ho fatto cenno ai tragici conflitti in corso in alcune aree del mondo. Subito dopo un giovane ucraino è venuto a stringermi la mano e a complimentarsi dicendomi che condivideva quanto avevo poc’anzi detto a proposito della guerra in Ucraina, e che lui aveva preso parte alla prima guerra fra russi e ucraini. Per fortuna era poi riuscito a lasciare il suo Paese e mettersi al sicuro in Italia. Ho ripetuto a quest’uomo quello che vado ripetendo da prima che il conflitto degenerasse in guerra aperta, e che mi ha procurato rotture, inimicizie, minacce. Che è meglio una pace ingiusta che una guerra giusta; che è preferibile un anno di negoziati che un solo giorno di guerra. Era pienamente d’accordo, come so che è d’accordo la stragrande maggioranza degli esseri umani di ogni parte del mondo, accomunati come siamo da un identico destino. Lui la guerra l’aveva fatta e subìta sulla propria pelle; ne conosceva gli orrori e non ne parlava in astratto e in maniera irresponsabile come fanno i tanti ciarlatani di casa nostra. Come continuano imperterriti a fare uomini di Stato e di Governo alimentando le guerre standosene al sicuro nelle loro belle e comode case, e mandando al macello giovani senza colpa come Yaris. Ha voluto una dedica su uno dei due libri che ha comprato al banchetto e ci siamo lasciati con una forte stratta di mano. Durante il viaggio di ritorno a Milano ho pensato a lui, ai suoi affetti, alla sua casa, alla sua città. Spero con tutto il cuore che nel frattempo non accada nulla a tutti loro, che Yaris possa ritornare nella sua amata terra per abbracciarli tutti e vivervi in pace.