GUERRA: CHI
CI GUADAGNA
di Alessandro Volpi - Università di Pisa
Se non si convertono le
industrie di armi ci sarà sempre la guerra.
I numeri dell’industria militare statunitense sono
incredibili. Le prime 25 società del settore occupano oltre 3 milioni di
dipendenti, hanno fatturati di oltre 300 miliardi e una capitalizzazione
borsistica complessiva di 1.000 miliardi di dollari. Possono contare, poi, su
una spesa federale di quasi 1.000 miliardi l’anno. Con due caratteristiche
precise. La prima è costituita dal fatto che le armi Usa rappresentano il 43%
dell’export globale di armi. La seconda è costituita dal fatto che gli
azionisti di riferimento di questo complesso sistema produttivo e finanziario
sono le Big Three. Armare tutto ciò che è possibile e moltiplicare le tensioni
costituisce il cuore di una vera e propria economia “autosufficiente” di cui
fanno parte anche i prezzi dell’energia e delle nuove materie prime necessarie.
Il nuovo capitalismo finanziario vive di mostri.