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sabato 5 ottobre 2024

PACE FRA L’IO E L’EGO
di Laura Margherita Volante 


Si è rotto il tessuto connettivo dell’affettività, tragedia umana, che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi. Gli interrogativi impellenti sono molti e inquietanti. La società sta offrendo un panorama sempre più problematico di vicende mostruose con un susseguirsi sempre più stringente, fino a diventare una abnorme normalità trasversale. I criminologi e psichiatri evidenziano una marcata sindrome di narcisismo dissociativo della personalità fra palcoscenico e natura criminale, lucida nel manipolare e compiere omicidi, nascondendo i corpi del reato, sia fisici sia strumentali dell’atto criminoso.
Questi fenomeni sociali sempre più pressanti e dilaganti lasciano sgomenti e smarriti. Ciò è dovuto all’affermarsi nel tempo della distorsione fra soggetto e oggetto, dove il soggetto e i suoi bisogni spariscono per lasciare posto all’oggetto, status symbol, con conseguente competizione fra i protagonisti in gara per il possesso dell’oggetto e per evitare potere e controllo dell’altro. Si è aperta in tale frattura la corsa al potere attraverso il denaro per raggiungere obiettivi materiali, con qualsiasi mezzo. La ricaduta di queste dinamiche relazionali si è ormai radicata nei comportamenti fuorvianti e legittimati da un malcostume diventato un modello di solitudine contro natura. Un “ci sono anch'io” che non c’è. L’apparenza si è sostituita all’essere e al farsi sorgente di valori etici e umani. Il contenitore è vuoto di sentimenti e nello stesso tempo pieno delle peggiori emozioni: dall’invidia alla paura, dalla gelosia patologica alla mancanza di responsabilità. In questo brodo sociale sono cresciuti gli attuali adolescenti da genitori immaturi, dove il soggetto e i suoi bisogni non esistono perché sostituiti da mancanza di ascolto, di dialogo nello spazio relazionale per l’avvio di un processo di identificazione che non sia altro da sé. La conseguenza è che il conflitto fra Ego e Io non viene risolto per la realizzazione del Sé. Il risultato è una società egotica, narcisista, manipolatrice di manichini omologati nell’anonimato più diabolico.
La tecnologia è usata come mezzo per ottenere denaro facile e potere, quando il fine dovrebbe essere solo l’uomo e la sua umanità. Da questa visione non edificante sui temi attuali ed emergenti è bene individuare le criticità e nello stesso tempo modificare un sistema disfunzionale, soprattutto per la crisi morale in cui sta navigando in avaria. Fondamentale e urgente l’assunzione di responsabilità delle parti, istituendo dibattiti scolastici fra docenti e genitori per avviare un innovato metodo relazionale con i giovani fin dall’infanzia. La Montessori ha dato un orientamento educativo di amore su basi scientifiche, che può essere un punto di riferimento per inserire all’interno delle scuole esperti di pedagogia, funzionali a percorsi facilitanti di mediazione e prevenzione. Si gioca tutto sulla relazione e sulla reciprocità, per una presa di coscienza di problemi, sfuggiti dalle mani e spesso fuori controllo.