Cari amici, a nome della campagna - Libertà
per Abdullah Öcalan. Una soluzione politica alla questionecurda, vorremmo
aggiornarvi sui progressi compiuti collettivamente nell'ultimo anno e lanciare
un accorato appello a proseguire i nostri sforzi. In primo luogo, è istruttivo
riflettere sui risultati ottenuti dal lancio della campagna il 10 ottobre 2023
a Strasburgo, in Francia. Il luogo è stato scelto deliberatamente, poiché è la
sede del Consiglio d’Europa (CoE) e del Comitato per la prevenzione della
tortura (CPT), le due istituzioni che hanno la chiave per garantire a Öcalan i
diritti umani previsti dal diritto internazionale. Nell’ultimo anno abbiamo
ottenuto una serie di risultati che vale la pena menzionare. Sul fronte organizzativo
abbiamo creato una vasta gamma di reti internazionali che coinvolgono avvocati,
sindacati, politici, attivisti, artisti, musicisti, organizzazioni femminili,
gruppi giovanili e regioni geografiche. Di conseguenza, abbiamo organizzato
molte conferenze stampa, raduni, proteste, sit-in, tavoli informativi e
seminari per far conoscere la nostra causa. Parallelamente, abbiamo organizzato
giornate internazionali dei libri, concerti musicali e incontri di dialogo in
tutta Europa e in Kurdistan, per discutere di come le idee di Öcalan possano
fungere da modello per trasformare il nostro mondo verso la pace e la
democrazia. Inoltre, abbiamo visto migliaia di persone in tutto il mondo
spedire cartoline all'isola di Imrali, in un tentativo simbolico di rompere il
suo isolamento disumano. Abbiamo anche inviato lettere al Presidente del CPT e
ispirato altri gruppi intellettuali a fare lo stesso, tra cui 69 premi Nobel
che hanno firmato una recente lettera per chiedere il rilascio di Abdullah
Öcalan e una soluzione politica alla questione curda. I nostri sforzi hanno
raggiunto un livello tale che lo stesso CPT ha compiuto un passo senza
precedenti rispondendo alle nostre lettere e incontrandoci. Inoltre, la stampa
internazionale ha pubblicato diversi articoli sulla questione curda e sulla
situazione disumana dei prigionieri in Turchia e nel mondo. Tuttavia,
nonostante tutti questi sforzi, purtroppo non siamo ancora riusciti a porre
fine all'isolamento del leader del Kurdistan Abdullah Öcalan, che rimane illegalmente
isolato dallo Stato turco da tre anni e mezzo. Pertanto, mentre ci
avviciniamo all'anniversario di un anno, tra il 1° e il12 ottobre
2024, vorremmo lanciare un appello affinché tutti noi facciamo ancora di più,
poichécrediamo di essere vicini a rompere finalmente la
cospirazione internazionale per negare a Öcalan la sua voce filosofica e al
Medio Oriente il suo messaggio di riconciliazione. Questa è una battaglia
intellettuale di idee e confidiamo che tutti noi possiamo avere successo se ci
rifiutiamo di arrenderci. Abdullah Öcalan non ha abbandonato il popolo curdo o
l’umanità nonostante un quarto di secolo di isolamento su un’isola deserta,
quindi non lo abbandoneremo. Fino alla vittoria, sempre. Comitato per la Liberazione di Öcalan UIKI Onlus Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia