Noi
viviamo in una Repubblica che ufficialmente si definisce nata dalla Resistenza
e abbiamo una rete di associazioni che conservano il ricordo e continuano a
combattere la battaglia di quelli che, durante la Resistenza, hanno combattuto
e magari si sono fatti ammazzare per liberare il paese dal fascismo. E abbiamo
la fortuna che queste associazioni non sono, come dire, scomparse con la morte
degli ultimi - restano ormai ben pochi di quelli che la resistenza l’hanno
fatta - però queste associazioni, la rete dell’ANPI, sono vive, piene di gente,
piene di giovani. E in questo specifico momento storico, nel nostro paese, c’è
gente che da destra propone seriamente di abolire il finanziamento pubblico all’ANPI.
Questo nel momento in cui ufficialmente da noi è vietata l’apologia del
fascismo, ma invece di fatto è permessa in tutti i modi e associazioni
dichiaratamente fasciste sono tollerate. E invece le associazioni che ricordano
che noi siamo un paese nato dall’antifascismo, per fortuna, sono quelle a cui i
nipotini dei fascisti vorrebbero togliere i finanziamenti pubblici. Hanno la
faccia come... Va be’, non fatemelo dire. Se
c’è una battaglia che vale la pena di combattere oggi, in Italia - ce ne son
tante, eh! - ma questa, questa per impedire che tocchino l’ANPI, mi sembra una
di quelle più importanti di tutte.