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domenica 5 gennaio 2025

RISPARMIATECI I VOSTRI DELIRI 
di Luigi Mazzella 


 
Le cinque religioni
 
È difficile se non impossibile essere tollerante se si vive e ci si nutre della cultura Occidentale, che è costituita unicamente da un coacervo di credenze (tre religiose e due ideologiche o politiche) consistenti in utopie tanto inverificabili e irrealizzabili (o mai realizzate senza provocare catastrofi storiche e umane), quanto assolutistiche e astratte nell’asserzione delle loro pretese e mai provate verità. In altre parole si tratta di una cultura dove un pensiero libero e non condizionato da ipotetiche e false verità non esiste. Esiste solo la menzogna elevata “a sistema di vita” e la propaganda con bugie pre-confezionate, utili ad alimentare una lotta permanente e senza prospettive di pace. L’irriducibilità delle posizioni contrapposte (cristianesimo contro ebraismo e islamismo e rectius: ciascuna delle tre religioni contro ciascuna delle altre due, fascismo contro comunismo), in realtà non consente neppure tregue! In tali condizioni di caos e di “perfetta uniformità strutturale” delle credenze in lotta reciproca, nessun “credente” (anche in una soltanto delle predette utopie) può dire di non subire i condizionamenti di tutti e cinque gli assolutismi in lizza, non essendogli dato né di non subire tentativi di convincimento né gli stimoli all’avversione e alla guerra.



Ciò significa che per un individuo dal pensiero libero e razionale (rarità, di certo, ma non impossibile) gli sdegni moralistici, gli sfoghi umorali, le invettive trucide che quegli assolutisti irrazionali e fanatici si scambiano sui sistemi di comunicazione (di parole non rispondenti al loro significato) lasciano il tempo che trovano. L’individuo (uomo o donna) che ha colto le falsità della cultura dell’Occidente (profferte d’amore che si tramutano in sentimenti feroci di odio, democrazia a parole che nasconde lotte di potere che definire tribali sarebbe un encomio, autodeterminazione dei popoli che nasconde il colonialismo, uso della giustizia che diventa uno strumento di lotta politica, difesa dei diritti umani con l’uso del napalm o del waterboarding e chi più ne ha ne metta) non può leggere senza ricordare antichi proverbi sul bue e sull’asino e non sorridere amaramente di fronte all’improntitudine di chi attacca i fascisti ricordando i meriti dei comunisti o di chi s’indigna (giustamente - è ovvio) per i crimini religiosi altrui, dimenticando che ognuna di quelle infauste religioni se ne è macchiata nei duemila anni di annullamento della razionalità umana.   




Invocazione finale: amici cristiani, cattolici o protestanti, ebrei con o senza tube nere e riccioli, islamici, sunniti o sauditi, fascisti della prima o dell’ultima ora, comunisti dei tempi prima filo sovietici e poi filo atlantici, siate clementi nei confronti di chi vi è contrario in egual misura e senza distinzioni di sorta! 
Dilaniatevi pure (perché, come direbbe Giacomo Leopardi minimamente parafrasato “di (vostra) natura è frutto ogni vaghezza”) ma non pretendete di avere l’assenso di chi è libero nella mente e non crede alle fandonie di cui vi siete alimentati, continuando a farlo. Non vi può seguire chi, privo di istinti suicidi, sa che le vostre utopie (ognuna delle cinque o variamente intrecciate) condanneranno l’Occidente a quel tramonto previsto un secolo fa da chi non aveva negli occhi le vostre traveggole.