L'accordo
per il cessate il fuoco a Gaza raggiunto nelle ultime ore tra le forze
israeliane e quelle palestinesi è il risultato di quanto le seconde sono
riuscite ad imporre alle prime, nonostante oltre un anno di bombardamenti, la
distruzione quasi completa di Gaza ed oltre cinquantamila morti accertati. Le
dichiarazioni del governo israeliano e del suo primo ministro Benjamin
Netanyahu - per il quale il problema degli ostaggi sarebbe stato risolto
soltanto con l'uso della forza - sono state sconfessate dalla realtà. Del tutto
evidente è come il governo israeliano si sia visto costretto - sul piano
interno e sul piano internazionale - ad accettare condizioni che venivano
rigettate in toto fino a qualche settimana prima: sia per quanto concerne gli
ostaggi, sia per quanto concerne il controllo di Gaza. Le implicazioni del
cessate il fuoco stanno trascinando Israele nella peggiore crisi politica degli
ultimi decenni, se non addirittura della propria storia. Il principale
obiettivo della nuova amministrazione Trump ha verosimilmente molto a che fare
con la volontà di recuperare il rapporto con le monarchie arabe, rapporto messo
in crisi - oltre che dal mutamento degli equilibri globali - dal sostegno
fattivo della Casa Bianca alla guerra di annientamento scatenata contro i
palestinesi. Da una parte risulta evidente come l'accordo per il cessate il
fuoco a Gaza sia stato raggiunto a poche ore dall'insediamento ufficiale della
nuovaamministrazione della Casa Bianca, dall'altra l'amministrazione Trump ha
immediatamente annullato le sanzioni mosse in precedenza nei confronti di
alcuni gruppi di coloni israeliani in Cisgiordania così come le restrizioni che
bloccavano la vendita di alcuni tipi di ordigni ad Israele. Trovandosi
indebolite sotto il profilo militare, le fazioni palestinesi hanno comunque
raggiunto un risultato politico di importanza storica, nonostante la
prosecuzione di atti ostili da parte israeliana sia a Gaza che in Cisgiordania.
È importante, tuttavia, tenere a mente il fragile equilibrio su cui si regge
questo cessate il fuoco: un equilibrio che potrebbe venire in qualunque momento
rivelandosi soltanto una parentesi senza la creazione di un vero Stato
palestinese.