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martedì 25 febbraio 2025

IL “CORAGGIO” DELLE PULZELLE UNITE     
di Luigi Mazzella



Nella tana dei “giganti” del Conservatorismo Statunitense (Trump, Vance, Musk, Bannon), la Presidente del Consiglio italiana ha detto, al verosimile fine di  giustificare (alla Manzoni) i troppi “Don Abbondio” viventi sullo “Stivale” (e secondo i maldicenti sé stessa) che “la libertà dipende dal coraggio”. Dopo un’improvvida aggiunta al fatto che gli Italiani abbattono i dittatori (che - a dire il vero - piuttosto creano e ossequiano) l’ineffabile Meloni, di fronte all’ “autostrada”, spianatagli dalla ruvida e chiara sincerità di Trump (che ha sconfessato brutalmente la politica in Ucraina del suo predecessore Biden e, quindi del suo Paese) e dall’argomentata, appassionata, ricca di note personali e familiari (e quindi commovente) perorazione di Robert Kennedy jr. ha preferito imboccare il vicolo cieco del duo svizzero-tedesco (aperto dalle “pulzelle” Schlein e Von der Leyen) e parlare di aggressione di Putin, di necessaria difesa europea della libertà del popolo ucraino, senza fare il minimo accenno al pericolo oggettivo dell’insediamento di forze militari dichiaratamente neo-naziste al confine della Russia. D’altronde, se è vero che “uno se il coraggio non ce l’ha e non se lo può dare” c’è da consolarsi  che in America la Presidente del Consiglio sia andata da sola, senza farsi accompagnare dal suo Ministro degli Esteri che certamente avrebbe aggiunto altre “giaculatorie” gradite al Partito Democratico Multinazionale onnipresente nell’Occidente del Pianeta.
Prima domanda: la mancanza di coraggio della pulzella della Garbatella non si è sommata alla sua tardiva consapevolezza di essere stata complice di un’oscena nefandezza nel sostenere un avamposto nazista nel cuore dell’Europa e di avere sperperato quattrini altrimenti utili? E ciò,  oltretutto, come Capo di un Governo eletto su ben altri presupposti elettorali?  
Seconda domanda: dopo l’annuncio di Trump di volere essere risarcito dei danni subiti dall’Erario americano per la guerra conseguita alle documentate violenze neo-naziste nel Donbass nei confronti di filorussi e russofoni e fomentata da Biden, vi sarà anche in Italia un Partito o un Movimento che chiederà il ristoro del nostro impoverimento per i missili forniti a Zelensky da Crosetto (da riacquistare - si dice - per i nostri militari), per i rincari del gas subiti a seguito delle sanzioni alla Russia e di altro ancora? Il Partito Democratico Polinazionale, la CIA, il Pentagono, Wall Street e la lobby finanziaria (oltre a quella dell’industria delle armi), anche quando non  sono in auge, non lasciano mai la protesta senza uno sfogo e uno sbocco in un partito cosiddetto “sotto copertura”, sorretto mass-mediaticamente e atto a neutralizzarla in caso di ricorso alle urne. La cosa è notoria. Gli italici “ideologizzati”, anche se di conseguenza ipovedenti, non possono far finta di niente!