Pagine

giovedì 13 febbraio 2025

LA BANCAROTTA MORALE DI ISRAELE
di Franco Continolo



Dopo il successo ottenuto con la firma del cessate-il-fuoco a Gaza, un po’ di ottimismo sul piano di Trump era giustificato. Ma ora, dopo l’ennesima conferma - ieri c’è stato l’incontro con il re Abdullah di Giordania - che il piano non è un diversivo, e che Trump intende veramente espellere i palestinesi da Gaza, Larry Johnson ammette l’errore. Va notato che ieri Trump non si è limitato a sostenere il suo irrealistico piano, ma si è schierato apertamente con Israele - ha, per così dire, gettato la maschera del mediatore. Ciò fa pensare che Netanyahu troverà presto il pretesto per rompere la tregua. Il piano di Israele è chiaro: la pulizia etnica di Gaza e della Cisgiordania - il completamento della Nakba. La conferma viene dal robot Smotrich, il ministro delle Finanze. Il fatto che questo piano abbia l’approvazione degli israeliani della Diaspora, in particolare americana, indigna giustamente Peter Beinart che parla di bancarotta morale del mondo ebraico. Di bancarotta morale si può parlare anche nel caso della libreria di Gerusalemme.