Sono poeta Sono poeta ad un mondo a me
sconosciuto. Conosco la visione delle cose e dei tormenti. Conosco l’ulivo e il
mandorlo in fiore e l’ape che ronza tutta intorno generosa. Prende e restituisce. Conosco il merlo sul pitosforo di casa che contempla l’aria del
cielo e resta. Il giorno e la notte delle gioie e dei dolori si fanno conoscere molto bene. Sono poeta ad un mondo a me
sconosciuto ed è reciproco e neppure inclusivo. La Natura è presente e... non è indifferente. Scuote la terra e gli
oceani, scioglie i ghiacci roboante nei cieli. Solo l’uomo della Taiga la conosce ed è reciproco. Sono poeta ad un mondo a me
sconosciuto. Smarriti si vaga nell’etere
e neppure si è di questo mondo.