CITTADINI SENZA
PAROLA di Laura
Margherita Volante
Laura Margherita Volante
Dal macro al micro-potere sociale Ancona. Giovedì 27
marzo 2025 alle ore 16.30, nell'incrocio da via Maggini e via della Montagnola,
del quartiere Pinocchio di Ancona, alla guida della mia auto con precedenza,
a velocità rallentata per immettersi nel centro abitato, ho subito un sinistro
con forte impatto con un’altra auto che mi tagliava il passo. Nonostante la
frenata, con gomme nuove e invernali essendo il manto bagnato per la pioggia,
lo scontro è stato forte con dolore al torace spalla e collo. La giovane alla
guida della sua Polo mi è venuta a chiedere scusa, molto dispiaciuta.
Spaventata e dolorante in mezzo alla viabilità e sotto pioggia battente, ho
chiamato i vigili urbani per i rilevamenti del caso. In un secondo momento è
intervenuta anche la polizia stradale. Dai comportamenti dei soccorritori di
Stato, ho poi realizzato di non essere stata soggetto di diritto ma oggetto e
neppure di assistenza. Infatti nessuno ha chiesto come stavo e se avevo bisogno
di un bicchiere d’acqua. Con disinvoltura non mi si dava la possibilità di
spiegare sia il fatto sia il mio stato d'animo, anzi bisognava stare agli
ordini e in fretta dare generalità libretto di circolazione, ecc. La procedura
burocratica senza mezzi termini era prevalente alla persona, vittima del
sinistro. Telefonai al 118, data la resistenza dei vigili a farlo, per avere
prestazione sanitaria. Purtroppo ho rifiutato di andare al Pronto Soccorso per
una radiografia, poiché dovendo affrontare il giorno seguente intervento
chirurgico all’occhio sinistro, temevo di rimanere bloccata al Pronto Soccorso
stesso. Terminate le procedure di circa due ore in una situazione
caotica, ho ringraziato dicendo alle forze dell’ordine che fui docente di
Cultura generale per graduatoria presso il Centro di Polizia Stradale di
Cesena, anni in cui la Polizia fu smilitarizzata per diventare civile. In tale
circostanza diedi a giovani allievi, di circa la mia età un tema dal titolo: “Poliziotto
senza divisa: cittadino tra i cittadini”. Ho aggiunto infine, con i miei
saluti che il loro lavoro al servizio dei cittadini è molto
prezioso. Quando poi ho visto in un video il Presidente del Consiglio,
signora Giorgia Meloni, ridere mentre il deputato della Repubblica italiana
Antonio Conte alla Camera faceva il suo intervento, ho capito che tra macro
e micro-potere corre buon sangue. Infatti delegittimare
un esponente del Parlamento autorizza a fare altrettanto, anche a chi dovrebbe
servire lo Stato nel rispetto di regole civili, come chiaro esempio anti
democratico. Cosa ci dobbiamo aspettare noi cittadini, soggetti di diritto
o oggetti di ludibrio senza diritto di parola?